Nicotera.
E’
così finalmente Nicotera ha un Piano spiaggia. Il consiglio comunale di sabato
mattina lo ha votato unanimemente e quindi ora questo importante strumento di
organizzazione dell’arenile nicoterese è a disposizione, per venti giorni, dei
cittadini che vorranno visionarlo ed eventualmente muovere dei suggerimenti od
obiezioni. Con una punta di soddisfazione il sindaco Franco Pagano ne ha
annunciato, nella scorsa civica assise, la sua adozione. «Dopo un iter
travagliato- ha detto- oggi portiamo in consiglio il Piano spiaggia per
consegnarlo alla città, perché è uno strumento necessario per poter guardare
con fiducia allo sviluppo turistico del nostro paese». Molto presto
l’amministrazione provvederà ad assegnare le concessioni. Quelle nuove sono sei
e riguarderanno quella parte della spiaggia che costeggia il famoso water front
della pineta, appena qualificato. Per queste ultime Pagano ha precisato che
verranno assegnate non in base ad un corrispettivo economico ma all’offerente
che presenterà il progetto migliore in termini di tutela ambientale, ferma
adesione alle regole stabilite dal Psc e ricadute sul territorio in termini
economici e di possibilità occupazionali. Ad esempio, è agevolato chi assumerà
nella propria struttura manodopera locale.
Grande l’entusiasmo
dell’assessore Polito che ha esternato contentezza e soddisfazione per il
risultato raggiunto. “E’ iniziata una nuova era”, ha declamato l’assessore ai
Lavori Pubblici, con il suo solito stile magniloquente. Vi sono tuttavia alcuni
punti che meritano di essere analizzati. Elementi contenuti nello stesso
documento e che vanno ad interfacciarsi con la realtà dei fatti del lungo
arenile nicoterese, a tratti puntellato da episodi di atavico abusivismo
edilizio, o a problematiche inerenti l’erosione costiera, o le barriere
architettoniche da abbattere o la pulizia della spiaggia. Per quanto riguarda
“anomalie” o “abusivismi”- parole usate dal sindaco- verranno “incamerati dal
demanio”, così ha detto Pagano non specificando meglio l’uso di una struttura
incamerata. Per quelle esistenti, ha precisato ancora il primo cittadino, “non
ci sono possibilità di ampliamento e modifica di quello che è già stato
realizzato”.
Per ciò che invece
concerne le regole stabilite dal nuovo Piano c’è un punto che merita
attenzione. Ed è quello che stabilisce che i concessionari dei lidi sono tenuti
alla pulizia del lotto in concessione, ma, nel caso di lotto intercluso, “la pulizia del tratto di spiaggia
libera avverrà per il 50% a carico del concessionario”. I lavori di pulizia del
tratto di arenile dovranno essere garantiti con cadenza giornaliera, come anche
lo svuotamento dei cestini siti in loco, e la pulizia degli accessi all'arenile.
Ciò
significa che se un concessionario è tenuto a pulire per metà la parte di
spiaggia libera confinante, e, visto e considerato che le spiagge in
concessione si susseguono sistematicamente, i costi della pulizia a carico del
Comune vengono completamente abbattuti.
Dunque,
in teoria, ma anche in pratica, quelle 8.196 di contributo regionale per la
pulizia della spiaggia potrebbe anche bastare e avanzare. Invece
l’amministrazione ha deciso di integrare a queste otto mila euro, altre sette
mila, per un totale di 15 mila euro. Una cifra notevole, se si pensa che la
spiaggia è quasi tutta in concessione. Inoltre, il Psc prevede l’eliminazione
delle barriere architettoniche entro e non oltre 6 mesi dall'entrata in vigore
del Piano, pena revoca delle concessioni; e, dulcis in fundo, ogni stabilimento
balneare dovrà creare un area verde attrezzata. Un Psc pieno zeppo di regole e
regolamentazioni che mal si sposa, ad onor del vero, con una realtà a tratti
disordinata dell’arenile nicoterese, con l’aggravante di essere lambito di un
mare sempre più desolatamente poco cristallino.