sabato 25 giugno 2016

Marina: Ufficio postale nel container.





Nicotera. E’ stato allocato all’interno del cortile dell’ex scuola media il container che dovrà fungere da ufficio postale, nella frazione Marina, in attesa di individuare un locale idoneo per la sede definitiva.
Da ormai molti mesi il servizio postale è garantito da un camper sistemato all’ingresso della cittadina turistica. Con tutti i problemi del caso. Persone in fila sotto il vento o la pioggia. L’attesa del proprio turno, specie per gli utenti più anziani, è sempre stato disagevole, non avendo nemmeno la possibilità di sedersi. A giorni dovrebbe entrare in funzione il container, e anche se lo stile è un po’ da  terremotati, potrebbe essere un passo avanti rispetto alle grevi condizioni in cui l’utenza era costretta per poter usufruire del servizio. Per quanto tempo il container fungerà da ufficio postale non è ben chiaro, sicuramente sarà necessario individuare un edificio, con tutte le carte in regola, da adibire a tale scopo. Alcune perplessità però già si fanno strada, e nascono da domande che è lecito porsi: sono previsti dei condizionatori all’interno della scatola metallica per refrigerarne l’aria dato che si avvicina l’estate e il metallo è un ottimo conduttore di calore? Cioè, sarebbe davvero troppo se i cittadini dopo aver passato l’inverno a soffrire il freddo all’aperto, in attesa davanti al camper, debbano passare l’estate a bollire al caldo dentro un container. Eventualità, questa, proibitiva per anziani, disabili, ammalati, bambini e donne incinte. Insomma, per la metà della popolazione di Marina. La speranza dei cittadini è che insomma i disagi possano avere presto una fine. Ma un altro problema attende di essere risolto: riguarda l’interrotta funzionalità del Bancoposta. E’ ormai da un bel po’ di tempo che tale servizio non è funzionante. Un problema con cui i cittadini devono convivere, ma anche un grave disservizio per i turisti che arriveranno. In un contesto come quello di Marina, segnato dalle criticità, è assai difficile parlare di sviluppo turistico: come si può fare un adeguata accoglienza turistica se mancano in paese dei servizi essenziali ? La questione meritava una rapida soluzione già nel momento in cui si era manifestata, e cioè lo scorso gennaio, quando Poste italiane decise di chiudere lo storico ufficio postale a seguito di un sopralluogo degli ispettori dell’Asp che avevano stabilito che gli ambienti non tutelavano la sicurezza dei lavoratori e nemmeno quella dell’utenza. Immediata la chiusura dell’ufficio. Poi l’arrivo del camper. E ora la prossima apertura del container. E chissà quanti altri step la vicenda dovrà ancora affrontare prima che si giunga a una soluzione che rispetti i diritti dei tantissimi utenti delle Poste e dei suoi dipendenti.
Altro punto da sottolineare attiene alla consegna della corrispondenza. Il recapito della posta non arriva spesso puntuale, quando non si perde nei meandri della gran confusione, tra portalettere che si avvicendano a cadenza trimestrale e mancanza completa della toponomastica. La situazione, da questo punto di vista, si fa ancora più complicata a Nicotera superiore, proprio per i motivi sopraesposti.
I giovani portalettere si trovano a dover distribuire la posta in una cittadina che non conoscono, sprovvista di toponomastica. Procedono chiedendo in giro informazioni sui destinatari, o sono i cittadini stessi ad andare spesso incontro ai postini, per reperire la loro corrispondenza.

1 commento: