Nicotera.
E’
stato allocato all’interno del cortile dell’ex scuola media il container che
dovrà fungere da ufficio postale, nella frazione Marina, in attesa di
individuare un locale idoneo per la sede definitiva.
Da ormai molti mesi il
servizio postale è garantito da un camper sistemato all’ingresso della
cittadina turistica. Con tutti i problemi del caso. Persone in fila sotto il
vento o la pioggia. L’attesa del proprio turno, specie per gli utenti più
anziani, è sempre stato disagevole, non avendo nemmeno la possibilità di
sedersi. A giorni dovrebbe entrare in funzione il container, e anche se lo
stile è un po’ da terremotati, potrebbe
essere un passo avanti rispetto alle grevi condizioni in cui l’utenza era
costretta per poter usufruire del servizio. Per quanto tempo il container
fungerà da ufficio postale non è ben chiaro, sicuramente sarà necessario
individuare un edificio, con tutte le carte in regola, da adibire a tale scopo.
Alcune perplessità però già si fanno strada, e nascono da domande che è lecito
porsi: sono previsti dei condizionatori all’interno della scatola metallica per
refrigerarne l’aria dato che si avvicina l’estate e il metallo è un ottimo
conduttore di calore? Cioè, sarebbe davvero troppo se i cittadini dopo aver
passato l’inverno a soffrire il freddo all’aperto, in attesa davanti al camper,
debbano passare l’estate a bollire al caldo dentro un container. Eventualità,
questa, proibitiva per anziani, disabili, ammalati, bambini e donne incinte.
Insomma, per la metà della popolazione di Marina. La speranza dei cittadini è
che insomma i disagi possano avere presto una fine. Ma un altro problema
attende di essere risolto: riguarda l’interrotta funzionalità del Bancoposta.
E’ ormai da un bel po’ di tempo che tale servizio non è funzionante. Un
problema con cui i cittadini devono convivere, ma anche un grave disservizio
per i turisti che arriveranno. In un contesto come quello di Marina, segnato dalle
criticità, è assai difficile parlare di sviluppo turistico: come si può fare un
adeguata accoglienza turistica se mancano in paese dei servizi essenziali ? La
questione meritava una rapida soluzione già nel momento in cui si era
manifestata, e cioè lo scorso gennaio, quando Poste italiane decise di chiudere
lo storico ufficio postale a seguito di un sopralluogo degli ispettori dell’Asp
che avevano stabilito che gli ambienti non tutelavano la sicurezza dei
lavoratori e nemmeno quella dell’utenza. Immediata la chiusura dell’ufficio.
Poi l’arrivo del camper. E ora la prossima apertura del container. E chissà
quanti altri step la vicenda dovrà ancora affrontare prima che si giunga a una
soluzione che rispetti i diritti dei tantissimi utenti delle Poste e dei suoi
dipendenti.
Altro punto da
sottolineare attiene alla consegna della corrispondenza. Il recapito della
posta non arriva spesso puntuale, quando non si perde nei meandri della gran
confusione, tra portalettere che si avvicendano a cadenza trimestrale e
mancanza completa della toponomastica. La situazione, da questo punto di vista,
si fa ancora più complicata a Nicotera superiore, proprio per i motivi
sopraesposti.
I giovani portalettere
si trovano a dover distribuire la posta in una cittadina che non conoscono,
sprovvista di toponomastica. Procedono chiedendo in giro informazioni sui destinatari,
o sono i cittadini stessi ad andare spesso incontro ai postini, per reperire la
loro corrispondenza.
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