Nicotera. Cumuli di immondizia accatastati sulla
spiaggia. Dentro c’è di tutto: dalla miriade di legna e oggetti vari che il
mare consegna alla spiaggia durante i mesi invernali a suppellettili di
plastica. Prestissimo queste montagne di rifiuti saranno date alle fiamme. E’
questa la forma di smaltimento più veloce, e tremendamente tossica, che viene
applicata, molto spesso da chi non sa come disfarsene. In mancanza di linee
guida, da parte del Comune, e non sapendo come eliminare l’enorme quantità di
materiale che ingombra la spiaggia che hanno in concessione, i gestori dei lidi,
o privati cittadini, adottano tale pratica sbrigativa.
Per ovviare a
questa soluzione, assai poco in linea con i dettami della più basilare etica
ambientale, il comune dovrebbe dare delle dritte gli esercenti, indicando loro
le modalità di smaltimento dell’inusuale genere di rifiuti.
Invece vige la
regola non regola di un anarchico “fai da tè”, e ciascuno pulisce la propria
spiaggia in concessione come meglio può.
Inutile dire che
la quantità di diossina che si sprigiona dai roghi è un attentato alla salute
pubblica, così come è facilmente immaginabile che quel che rimane del rogo
sulla spiaggia non è un bello spettacolo. Molto spesso i resti combusti vengono
buttati in mare grazie alle ruspe. Sta di fatto che a pochi giorni dal mese di
giugno è ancora tutto in “work in progress”.
Per le spiagge
cosiddette libere, la situazione invece parrebbe diversa. Sembra infatti che il
Comune sia beneficiario di un contributo annuale, erogato dalla Regione
Calabria, Dipartimento Politiche dell’Ambiente, finalizzato alla pulizia della
spiaggia. La somma da impiegare è pari a 8.196 euro. Per tale lavoro l’ufficio
tecnico sta approntando un nuovo capitolato d’appalto per l’affidamento del
servizio di pulizia. Un’altra gara per l’appalto del servizio di pulizia
straordinaria e mantenimento del decoro urbano (per i mesi di giugno, luglio,
agosto e settembre) è in corso d’opera. Il costo dei lavori qui è pari a 6.000
euro.
In totale il
Comune di accinge a spendere 14.000 euro, sia per la pulizia della spiaggia non
in concessione e sia per la pulizia straordinaria delle vie della città.
Ma c’è un punto
del litorale nicoterese che rimane perennemente in preda all’incuria, ed è la
cosiddetta scogliera Provenzana, per la gente del posto meglio nota con il nome
di “preicciola”. Trattasi di un litorale formato da massi piccoli e grandi, che
si estende fino all’estrema punta a Nord oltre la quale comincia la costa
joppolese.
La “preicciola”
è un tratto del percorso litoraneo dotato di un fascino senza precedenti. Dove
spesso i turisti si recano ad effettuare delle escursioni. Ma alla bellezza
naturalistica fa da contraltare l’incredibile stato di abbandono a cui
inspiegabilmente non si pone rimedio. Il che è un vero peccato. E’ triste
vedere come le bellezze naturaliste, di cui Nicotera abbonda, non vengano
curate a dovere e si consegnino ad un incuria che si fa ogni anno più evidente.
Forse oltre che alle opere cementizie sarebbe necessario gettare uno sguardo
anche alle bellezze che Nicotera dispone, per generosità della natura. Una
generosità di cui bisognerebbe cominciare ad essere grati, e non così
ostinatamente indifferenti.
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