venerdì 25 novembre 2016

Campo polivalente tra acqua e fango.




Nicotera. E’ bastata una giornata di pioggia e il tanto atteso palazzetto dello sport ha mostrato grossi segni di criticità. L’acqua ha circondato la struttura, creando un lago melmoso, mentre il perimetro del palazzetto, formato quasi per intero dal terreno di sbancamento ancora presente in loco dal giorno dell’inizio dei lavori, ha formato cumuli di fanghiglia. Dalla terra bruna sbucano fuori dei tubi, segno che qualcosa  deve essere ancora sistemata. I canali di scolo attendono di essere ultimati. E non è azzardato dedurre che proprio la mancanza di adeguati canali di raccolta dell’acqua piovana abbia causato la criticità in oggetto. Il problema, pare, sia anche da attribuire alla mancata rifinitura della pavimentazione esterna, d’altro canto l’opera non è ancora stata consegnata, e tra i vari step che porteranno alla sua ultimazione vi è anche la fase di collaudo. Non è ancora ben chiaro quando la struttura possa essere ultimata, ma tutto farebbe pensare che ci sia ancora da attendere. Vedere l’opera invasa dalle acque è stato un colpo al cuore per i tanti sportivi nicoteresi che da una vita attendono di avere un posto adeguato dove praticare sport come pallavolo e basket. L’idea di creare un campo polivalente risale al 2010, ed è da attribuire a Sergio Raimondo. L’attuale vice capo di gabinetto era all’epoca presidente del comitato provinciale Fipav (federazione italiana pallavolo). La terna commissariale che guidava il Comune inoltrò la domanda al Ministero dell’Interno per poter accedere ai fondi Pon, nell’ambito di un progetto rieducativo, attraverso lo sport, a beneficio dei comuni in cui forte era l’incidenza della criminalità organizzata. Ad ottenere il finanziamento furono quattro comuni del vibonese, tra cui Nicotera. La somma complessiva ottenuta dal comune costiero è pari a 509.000 euro. L’impresa che si è aggiudicata la gara d’appalto ha offerto un ribasso del 33%, quindi, per la realizzazione della struttura, sono bastati intorno alle 300.000 euro.
Il Campo polivalente si erge in mezzo a una cintura di case, nella minuscola frazione Badia, in uno spazio piuttosto ristretto, quasi angusto, a vederlo pare quasi un enorme fungo cresciuto in mezzo alle casette ornate di fiori. La sensazione è che una struttura del genere, destinata tra l’altro ad ospitare sportivi che giungono in loco a bordo dei pullman, appaia quanto meno in una posizione poco agevole. Ma questo disagio si può gestire, quel che invece suscita perplessità è il fatto che una struttura mostri qualche problema prima ancora di nascere. E il pensiero non può non andare alla famosa riqualificazione del waterfront a Nicotera Marina, opera che, si ricorderà, è stata posta sotto sequestro dalla Guardia di Finanzia, mentre tre persone coinvolte nella realizzazione del waterfront sono state raggiunte da un avviso di garanzia. Tra questi anche il dirigente dell’ufficio tecnico comunale. Anche per i lavori della frazione Marina, come per il campo polivalente di Badia, la ditta che si è aggiudicata i lavori ha proposto un offerta di ribasso del 30%. I sostanziosi ribassi hanno portato le ditte offerenti a stracciare la concorrenza. Ma non è ancora chiaro quale sia il vantaggio per l’ente a fronte di ribassi così notevoli.

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