Nicotera.
Un
Centro di riabilitazione per minori affetti da autismo. Questa è l’ultima
novità sull’ospedale di Nicotera. Una struttura sulla quale sono sempre
fioccate tante promesse, da perdere ormai il conto. Ma stavolta pare che la
promessa debba tradursi in fatti. Un Centro che dovrebbe fornire prestazioni
riabilitative e terapeutiche alle persone afflitte da autismo, grazie
all’intervento di personale specializzato reperito dall’Asp. Il sollievo e i
benefici che potrebbero trarne i giovani colpiti da questa misteriosa sindrome
e dalle loro famiglie sarebbe enorme, specie in un contesto territoriale come
quello vibonese, in cui l’assistenza sia ai malati che ai loro familiari è
quasi nulla, mentre l’esigenza di sottoporsi a delle terapie è quanto mai
urgente per i bambini cui viene diagnosticata tale malattia. In molti non
possono permettersi le terapie fornite da specialisti privati e l’intervento
del Sistema sanitario nazionale in tal senso sarebbe provvidenziale. Per questo
motivo la notizia dell’imminente apertura del Centro ha sollevato gli animi
delle famiglie, specie le meno abbienti, che hanno pensato di poter intravedere
la luce in fondo al tunnel. Tuttavia, la lunga attesa e gli immancabili
inghippi burocratici stanno rallentando il tutto, e la paura che la speranza
venga tradita si fa sempre più palpabile. Ci sono tuttavia alcuni dati che
sembrano deporre a favore. Ad esempio, lo scorso 6 settembre l’Asp ha messo in
bilancio la somma di 69 mila euro per la ristrutturazione dei locali dell’ex
reparto di dialisi, presso la struttura nicoterese. Locali che sono stati
scelti proprio per allocarvi il futuro Centro. L’individuazione dei locali
arriva dopo anni, e cioè da quel lontano 1999, anno in cui la Regione stanziò
due miliardi delle vecchie lire per aprire due centri di riabilitazione per
autistici. Uno doveva nascere a Nicotera, l’altro a Pizzo. Ma mentre la città
napitina ebbe quasi subito la struttura, Nicotera è ancora in attesa di avere
il suo Centro. Nel progetto, per il quale erano stati immediatamente erogati i
fondi regionali, era previsto che entrambi gli ambulatori avrebbero fornito
prestazioni gratuite all’utenza che ne avrebbe fatto richiesta. Dopo quattro
anni, la struttura napitina, per esaurimento dei fondi, non potè più erogare
prestazioni gratuite. I servizi che adesso fornisce sono totalmente a carico
delle famiglie. Del centro di Nicotera, invece, nonostante siano passati sette
anni non si è più saputo nulla. Fino ad un anno fa. Quando l’Azienda sanitaria
ha recuperato i soldi del progetto destinato per il nosocomio della cittadina
costiera. Sette lunghi anni in cui sono cambiati i dirigenti dell’Asp e i loro
referenti politici regionali, in cui sono piovute decine di promesse sulla
struttura nicoterese- belle intenzioni che si moltiplicavano durante i vari
periodi pre-elettorali e già morivano nel post voto sotto il peso di un
imbarazzato silenzio. Sette anni in cui la struttura nicoterese avrebbe dovuto
ospitare di tutto: dalla Casa della Salute all’Hospice, dal Centro salute per
le donne al potenziamento di vari ambulatori specialistici. Niente di tutto
questo. Ora è la volta del Centro per soggetti autistici. L’auspicio è che le
famiglie che ne attendono l’apertura non debbano veder tradite le aspettative.
Sarebbe una ingiusta beffa da sopportare, a fronte dei numerosi problemi che
già la malattia di un figlio li costringe a vivere giornalmente.
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