mercoledì 9 novembre 2016

Nicotera Marina: esami acqua nella norma. L'ordinanza del 2014 sarà ritirata.




Nicotera. L’emergenza idrica relativa alla non potabilità dell’acqua si può dire conclusa. E’ questo ciò che è emerso ieri mattina al tavolo tecnico tenutosi presso la direzione generale dell’Asp di Vibo. Un incontro per fare il punto della situazione cui hanno partecipato la dirigente provinciale dell’Arpacal di Vibo Valentia Angela Diano, la responsabile del laboratorio chimico di Catanzaro, Domenica Ventrice; il direttore del Dipartimento Igiene dell’Asp, Cesare Pasqua, il responsabile del servizio Igiene, Alimenti e Nutrizione, Giuseppe Barbieri, il dirigente Fortunato Carnovale; il responsabile della Sorical Sergio De Marco, con il suo staff. Presenti anche il commissario prefettizio Lucia Iannuzzi, che dirige attualmente il Comune di Nicotera e il sindaco di Ricadi, Giulia Russo. Proprio i due comuni costieri, come si ricorderà, hanno vissuto gravi episodi di emergenza idrica correlata alla non potabilità dell’acqua, contaminata al manganese, oltre che caratterizzata da un colore scuro che conferiva al liquido un aspetto fangoso. Dalla riunione di ieri è emerso a chiare lettere che il peggio è passato, tant’è vero che sia il sindaco di Ricadi che il commissario reggente il comune nicoterese possono revocare le rispettive ordinanze di divieto dell’uso dell’acqua. Lo scorso agosto la Sorical, per risolvere le criticità, ha effettuato dei costosi lavori presso l’acquedotto Medma, che approvvigiona del prezioso liquido un vasto territorio da Nicotera a Ricadi.  La stessa Asp, ieri mattina, ritenendo acclarata la conformità delle acque, ha invitato le rappresentanti dei due comuni costieri presenti al tavolo tecnico di procedere con la revoca delle rispettive ordinanze di non potabilità. Tuttavia i problemi parrebbe non siano davvero finiti. Almeno a Nicotera Marina, dove i cittadini continuano a lamentare episodi di criticità. Secondo la Sorical i problemi additati sono occasionali e correlabili a dei problemi elettrici e meccanici, nel senso che la sosta dell’acqua nelle tubature in seguito ad una temporanea battuta di arresto, creano i lamentati episodi di torbidità. Un’altra spiegazione è invece stata data per quanto riguarda l’eccesso di cloro nell’acqua giunta nelle case di Nicotera Marina ai primi di novembre. Un surplus di clorico di sodio ha causato la strage dei pesciolini rossi nella vasca comunale. L’episodio è stato segnalato dai cittadini il 2 di novembre, ma già il giorno prima l’Asp rendeva noto che un’eccessiva presenza della sostanza chimica in questione era stata rilevata da un esame il cui campionamento era avvenuto il 26 di ottobre. Gli esami parlavano chiaro: l’acqua non era conforme in quanto era stata riscontrata la presenza di trialometani superiore ai limiti consentiti. Un fenomeno, però, ritenuto passeggero, tant’è vero che i successivi campionamenti dell’Asp e della stessa Sorical avevano stabilito che i valori erano rientrati. Ma perché si era creata tale criticità? Parrebbe trattasi di un disallineamento tra il pompaggio di clorico dall’acquedotto Medma e il dosaggio dal serbatoio di Nicotera. Sorical avrebbe preso l’impegno di sostituire gli apparati di dosaggio in uso con altri più sofisticati che agiscono in funzione della necessità, dosando la quantità di agente necessario.

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