Nicotera.
L’emergenza
idrica relativa alla non potabilità dell’acqua si può dire conclusa. E’ questo
ciò che è emerso ieri mattina al tavolo tecnico tenutosi presso la direzione
generale dell’Asp di Vibo. Un incontro per fare il punto della situazione cui
hanno partecipato la dirigente provinciale dell’Arpacal di Vibo Valentia Angela
Diano, la responsabile del laboratorio chimico di Catanzaro, Domenica Ventrice;
il direttore del Dipartimento Igiene dell’Asp, Cesare Pasqua, il responsabile
del servizio Igiene, Alimenti e Nutrizione, Giuseppe Barbieri, il dirigente
Fortunato Carnovale; il responsabile della Sorical Sergio De Marco, con il suo
staff. Presenti anche il commissario prefettizio Lucia Iannuzzi, che dirige
attualmente il Comune di Nicotera e il sindaco di Ricadi, Giulia Russo. Proprio
i due comuni costieri, come si ricorderà, hanno vissuto gravi episodi di
emergenza idrica correlata alla non potabilità dell’acqua, contaminata al
manganese, oltre che caratterizzata da un colore scuro che conferiva al liquido
un aspetto fangoso. Dalla riunione di ieri è emerso a chiare lettere che il
peggio è passato, tant’è vero che sia il sindaco di Ricadi che il commissario
reggente il comune nicoterese possono revocare le rispettive ordinanze di
divieto dell’uso dell’acqua. Lo scorso agosto la Sorical, per risolvere le
criticità, ha effettuato dei costosi lavori presso l’acquedotto Medma, che
approvvigiona del prezioso liquido un vasto territorio da Nicotera a Ricadi. La stessa Asp, ieri mattina, ritenendo
acclarata la conformità delle acque, ha invitato le rappresentanti dei due
comuni costieri presenti al tavolo tecnico di procedere con la revoca delle
rispettive ordinanze di non potabilità. Tuttavia i problemi parrebbe non siano
davvero finiti. Almeno a Nicotera Marina, dove i cittadini continuano a
lamentare episodi di criticità. Secondo
la Sorical i problemi additati sono occasionali e correlabili a dei problemi
elettrici e meccanici, nel senso che la sosta dell’acqua nelle tubature in
seguito ad una temporanea battuta di arresto, creano i lamentati episodi di
torbidità. Un’altra spiegazione è invece stata data per quanto riguarda
l’eccesso di cloro nell’acqua giunta nelle case di Nicotera Marina ai primi di
novembre. Un surplus di clorico di sodio ha causato la strage dei pesciolini
rossi nella vasca comunale. L’episodio è stato segnalato dai cittadini il 2 di
novembre, ma già il giorno prima l’Asp rendeva noto che un’eccessiva presenza
della sostanza chimica in questione era stata rilevata da un esame il cui
campionamento era avvenuto il 26 di ottobre. Gli esami parlavano chiaro:
l’acqua non era conforme in quanto era stata riscontrata la presenza di
trialometani superiore ai limiti consentiti. Un fenomeno, però, ritenuto
passeggero, tant’è vero che i successivi campionamenti dell’Asp e della stessa
Sorical avevano stabilito che i valori erano rientrati. Ma perché si era creata
tale criticità? Parrebbe trattasi di un disallineamento tra il pompaggio di
clorico dall’acquedotto Medma e il dosaggio dal serbatoio di Nicotera. Sorical
avrebbe preso l’impegno di sostituire gli apparati di dosaggio in uso con altri
più sofisticati che agiscono in funzione della necessità, dosando la quantità
di agente necessario.
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