Nicotera.
E’
successo di nuovo. I pesciolini rossi che fino a l’altro ieri nuotavano
beatamente nella vasca comunale della frazione Marina sono morti,
presumibilmente avvelenati da un eccesso di cloro presente nell’acqua. Li hanno
trovati galleggiare nel loro habitat naturale, già morti. Un fatto analogo è
successo nel giugno del 2015. In quell’occasione i cittadini di Marina si sono
accorti dei pesciolini agonizzanti, ne hanno salvato qualcuno, prontamente
trasbordati in una bacinella di acqua non contaminata, per tutti gli altri non
c’è stato nulla da fare. Il caso strano, che dovrebbe indurre ad una seria
riflessione, è che l’avvelenamento dei poveri animaletti ha riguardato anche le
ampolle casalinghe, dove il cambio dell’acqua è stato fatale per i pesciolini.
Se dunque l’acqua, che, asseriscono i cittadini di Marina, ha un inconfondibile
odore di candeggina, è stata fatale per i pesciolini, non è azzardato pensare
che possa arrecare anche danni alla salute degli esseri umani. Appare chiaro
dunque che il problema dell’acqua a Nicotera Marina è ben lungi dall’essere
stato risolto. E non solo per la morìa dei pesciolini. In molti infatti
lamentano che dai rubinetti delle case continua a sgorgare sporca. Un fatto
consueto nella frazione Marina. Ma che si continua a verificare all’indomani
dei costosissimi lavori compiuti dalla Sorical presso l’acquedotto Medma lo
scorso agosto. Il problema, però, pare sia collegato non solo alla fonte
principale ma anche al tremendo stato in cui versano le condotte comunali, nonché
il serbatoio Santa Barbara, mentre altri da costruire sono rimasti solo dei
progetti per l’amministrazione comunale dimissionaria, ma anche nella lista
delle priorità stilata dal “Movimento 14 luglio”, comitato civico nato per la
tutela di acqua e mare. Troppi inghippi burocratici, nonché la bufera che ha
investito il comune, hanno rallentato il tutto. Quel che si sa per certo è che
le analisi effettuate in autotutela dal Comune di Nicotera, il 19 settembre
scorso, presso il laboratorio Ecocontrol, hanno evidenziato che dall’uscita del serbatoio di Marina l’acqua non rientra
nei parameri fissati dalla legge: è stato rilevato, infatti, un superamento dei
limiti di eschirichia e-coli, pseudomonas aeruginosa e coliformi. Notizie, queste, assai poco confortanti per i
cittadini per i quali appare ancora lontana la risoluzione del problema. Se la
Sorical da un lato sostiene che il problema è tutto da ascrivere alle obsolete
condizioni del vetusto impianto idrico, a tratti pericolosamente contiguo a
quello a fognario, la questione della sistemazione dei punti critici delle
tubature, nonché la costruzione di nuovi pozzi richiede tempi lunghi, e ciò
anche per il momento di instabilità che sta vivendo il Comune di Nicotera,
attualmente guidato dalla vice prefetto precario Lucia Iannuzzi e in attesa di
sapere cosa delibererà il Consiglio dei Ministri in merito alla richiesta del
prefetto di Vibo, Carmelo Casabona, di scioglimento del consiglio comunale.
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