venerdì 25 novembre 2016

Nicotera Marina. L'Asp certifica: "L'acqua è potabile".



Nicotera. Come anticipato dal Quotidiano due settimane fa, l’acqua che dall’impianto Medma giunge a Nicotera Marina è conforme ai parametri stabiliti dalla legge. Il crisma dell’ufficialità alla notizia è stata data ieri mattina dalla stessa Asp, sul cui sito, sezione “trasparenza acqua”, ha pubblicato gli esiti degli esami effettuati nel territorio nicoterese. Nella pagina in oggetto si può vedere che i prelievi sono stati effettuati il 7 novembre, in nove punti corrispondenti a nove fontane pubbliche. Quattro a Nicotera superiore, due a Comerconi, una in località cimitero e due a Nicotera Marina. E proprio delle analisi svolte a nella frazione marittima ci occuperemo in questo articolo. Questo paesino, sul tema dell’approvvigionamento idrico, ha vissuto in questi ultimi due anni momenti di grande disagio. L’ordinanza di non potabilità persiste dagli inizi di ottobre del 2014. L’allora sindaco Franco Pagano vietò l’uso dell’acqua in seguito a degli esami effettuati dall’Azienda sanitaria locale che ne certificavano la non potabilità. Era infatti stato riscontrato un eccessivo livello di manganese, ben al di sopra dei limiti consentiti. Nel maggio seguente, il comune di Nicotera effettuò, in autotutela, altri esami, tramite Accredia. Le analisi rivelarono che, oltre al manganese, l’acqua era contaminata anche dallo pseudomonas, temibile batterio che attenta alla salute umana. Come se non bastasse, presentava un inquietante color fango, per cui anche usare la lavatrice o la lavastoviglie diventava complicato. Due anni difficilissimi per i cittadini di Nicotera Marina che, costituitisi in un civico comitato, hanno cercato di far sentire le loro ragioni e di reclamare il sacrosanto diritto di avere un approvvigionamento idrico che non fosse color caffè, oltre che inquinato da sostanze nocive. Più volte si chiamò in causa la Sorical, affinchè risolvesse la criticità. Finalmente lo scorso agosto la società per le risorse idriche calabresi mise mano all’acquedotto Medma, gestito proprio da tale ente. L’emergenza era piuttosto seria: ad essere colpita dal problema non era solo Nicotera Marina, ma anche Ricadi, e parte di Tropea. Insomma, una vasta parte di territorio costiero viveva un disagio senza precedenti. L’acqua che usciva dall’acquedotto era piena di ferro e manganese, metalli naturalmente presenti in grande quantità nel sottosuolo della Piana di Gioia Tauro, ma che, a causa dell’assenza di adeguati impianti di filtraggio, contaminavano l’acqua che arrivava nelle case dei cittadini. Così, una volta superata una grave crisi finanziaria, la Sorical grazie al contributo della Regione Calabria, effettuò dei lavori per un importo di circa 750 mila euro presso l’acquedotto Medma, che fu dotato di grandi e moderni sistemi di filtraggio. Dopo le prime fasi di rodaggio, sembrerebbe che ora gli impianti lavorino a pieno regime. L’acqua che da lì esce per approvvigionare la Marina di Nicotera e Ricadi è pulita, sancisce adesso l’Asl. Tuttavia, nella frazione Marina qualche disagio continua ad essere registrato. I cittadini denunciano un colore sospetto, mentre l’odore di candeggina a tratti si fa molto forte. Se a Ricadi l’acqua erogata dall’acquedotto arriva pulita, perché la stessa acqua non giunge trasparente anche a Nicotera Marina? Ci sarebbe da chiedersi se a fare la differenza non sia l’obsoleto sistema idrico comunale, oltre che il fatiscente serbatoio di santa Barbara. Mentre i due pozzi che dovrebbero servire la Marina attendono ancora di essere costruiti.

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