Nicotera.
Le
ultime analisi rese note dall’Asp hanno evidenziato che l’acqua sia a Nicotera
Marina che a Ricadi è adesso rientrata nei parametri conformi ai limiti di
legge. Entrambe le cittadine erano interessate da un’ordinanza di non
potabilità, in quanto l’acqua si presentava contaminata da metalli e batteri.
In Marina l’ordinanza persiste esattamente dall’1 ottobre del 2014. A Ricadi, e
precisamente nelle frazioni di Santa Maria e Santa Domenica, il divieto
dell’utilizzo dell’acqua fu emesso il 18 marzo 2016, dalla commissione
straordinaria che guidava all’epoca il comune ricadese. Le analisi effettuate
dall’Azienda sanitaria provinciale anche in quel caso, come per Nicotera
Marina, avevano rilevato una preoccupante presenza di manganese, tanto da
indurre la terna commissariale ad emettere, come precisato, l’ordinanza di non
potabilità. Ieri, la sindaca Giulia Russo ha ritirato il divieto, in quanto
recentissimi esami dell’Asp hanno evidenziato che l’emergenza può dirsi
conclusa: il manganese è rientrato nella norma, né sono stati evidenziati altri
fattori inquinanti. La soluzione della criticità è ascrivibile ai lavori
effettuati dalla Sorical all’acquedotto Medma che, come’è noto, oltre ad approvvigionare
la frazione Marina, serve anche Ricadi e parte di Tropea. Tuttavia, mentre la
situazione nella città di Capo Vaticano è visibilmente migliorata, a Nicotera i
problemi persistono, tali e quali. I cittadini lamentano infatti la colorazione
giallognola o scura dell’acqua, spesso caratterizzata da un cattivo odore, che
a volte è acre, tipico della candeggina, ma più verosimilmente al cloro, nella
fattispecie, clorito di sodio, l’agente chimico usato per bonificare l’acqua da
eventuali batteri. Il potente ossidante pare sia alla base della strage dei
pesciolini rossi della vasca comunale, sita in via Garibaldi. Fatto
verificatosi all’incirca due settimane fa, ma che ha avuto un suo precedente lo
scorso anno, quando un surplus di clorito ha causato un’altra morìa dei piccoli
abitanti della medesima vasca. Gli esami dell’acqua di Marina, effettuati dal
Comune in autotutela, lo scorso settembre, tramite un laboratorio di analisi
accreditato, hanno fornito un quadro desolante della situazione: a suscitare
timore non era soltanto il già noto manganese, o la già individuata pseudomonas
aeriginosa, ma una serie di batteri, come coliformi ed eschilichia e-coli, che rappresentano,
unitamente agli altri agenti presenti, un vero e proprio attentato alla salute
pubblica. Ora, però le analisi dell’Asp certificano che è tutto a posto.
Tuttavia, la popolazione di Nicotera Marina è in grado di documentare
esattamente l’opposto. L’acqua non è pulita. E’ sporca. Non può essere usata
per lavare le stoviglie, meno che mai per lavare frutta e verdura, o per
cucinare. Insomma, nulla è cambiato. Come ciò può essere possibile alla luce
degli interventi effettuati dalla Sorical all’acquedotto Medma? Lavori costati
750 mila euro, grazie ai quali l’impianto è stato munito di grandi sistemi di
filtraggio, capaci di bloccare materiali inquinanti come il ferro e manganese.
Eppure, stranezza vuole che, mentre a Ricadi l’acqua erogata dall’acquedotto
arriva pulita a destinazione, tanto da indurre la prima cittadina Giulia Russo
a revocare l’ordinanza, lo stesso non può dirsi per Nicotera Marina, dove il
disagio non è mai finito. Cosa non funziona nella frazione marittima? Perché
l’acqua è ancora sporca? C’entra la rete idrica comunale, oppure no? Forse è
ora che qualcuno dia delle risposte ai cittadini.
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