venerdì 25 novembre 2016

Nicotera Marina. Acqua. Continuano i disagi.




Nicotera. Le ultime analisi rese note dall’Asp hanno evidenziato che l’acqua sia a Nicotera Marina che a Ricadi è adesso rientrata nei parametri conformi ai limiti di legge. Entrambe le cittadine erano interessate da un’ordinanza di non potabilità, in quanto l’acqua si presentava contaminata da metalli e batteri. In Marina l’ordinanza persiste esattamente dall’1 ottobre del 2014. A Ricadi, e precisamente nelle frazioni di Santa Maria e Santa Domenica, il divieto dell’utilizzo dell’acqua fu emesso il 18 marzo 2016, dalla commissione straordinaria che guidava all’epoca il comune ricadese. Le analisi effettuate dall’Azienda sanitaria provinciale anche in quel caso, come per Nicotera Marina, avevano rilevato una preoccupante presenza di manganese, tanto da indurre la terna commissariale ad emettere, come precisato, l’ordinanza di non potabilità. Ieri, la sindaca Giulia Russo ha ritirato il divieto, in quanto recentissimi esami dell’Asp hanno evidenziato che l’emergenza può dirsi conclusa: il manganese è rientrato nella norma, né sono stati evidenziati altri fattori inquinanti. La soluzione della criticità è ascrivibile ai lavori effettuati dalla Sorical all’acquedotto Medma che, come’è noto, oltre ad approvvigionare la frazione Marina, serve anche Ricadi e parte di Tropea. Tuttavia, mentre la situazione nella città di Capo Vaticano è visibilmente migliorata, a Nicotera i problemi persistono, tali e quali. I cittadini lamentano infatti la colorazione giallognola o scura dell’acqua, spesso caratterizzata da un cattivo odore, che a volte è acre, tipico della candeggina, ma più verosimilmente al cloro, nella fattispecie, clorito di sodio, l’agente chimico usato per bonificare l’acqua da eventuali batteri. Il potente ossidante pare sia alla base della strage dei pesciolini rossi della vasca comunale, sita in via Garibaldi. Fatto verificatosi all’incirca due settimane fa, ma che ha avuto un suo precedente lo scorso anno, quando un surplus di clorito ha causato un’altra morìa dei piccoli abitanti della medesima vasca. Gli esami dell’acqua di Marina, effettuati dal Comune in autotutela, lo scorso settembre, tramite un laboratorio di analisi accreditato, hanno fornito un quadro desolante della situazione: a suscitare timore non era soltanto il già noto manganese, o la già individuata pseudomonas aeriginosa, ma una serie di batteri, come coliformi ed eschilichia e-coli, che rappresentano, unitamente agli altri agenti presenti, un vero e proprio attentato alla salute pubblica. Ora, però le analisi dell’Asp certificano che è tutto a posto. Tuttavia, la popolazione di Nicotera Marina è in grado di documentare esattamente l’opposto. L’acqua non è pulita. E’ sporca. Non può essere usata per lavare le stoviglie, meno che mai per lavare frutta e verdura, o per cucinare. Insomma, nulla è cambiato. Come ciò può essere possibile alla luce degli interventi effettuati dalla Sorical all’acquedotto Medma? Lavori costati 750 mila euro, grazie ai quali l’impianto è stato munito di grandi sistemi di filtraggio, capaci di bloccare materiali inquinanti come il ferro e manganese. Eppure, stranezza vuole che, mentre a Ricadi l’acqua erogata dall’acquedotto arriva pulita a destinazione, tanto da indurre la prima cittadina Giulia Russo a revocare l’ordinanza, lo stesso non può dirsi per Nicotera Marina, dove il disagio non è mai finito. Cosa non funziona nella frazione marittima? Perché l’acqua è ancora sporca? C’entra la rete idrica comunale, oppure no? Forse è ora che qualcuno dia delle risposte ai cittadini.

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