venerdì 16 agosto 2019

Consiglio comunale di solidarietà per Carmine Zappia. Il Comune si costituisce parte civile nel processo contro gli estorsori dell'imprenditore.



Nicotera. Un consiglio comunale, quello di ieri, che ha visto seduto tra gli scranni consiliari anche Carmine Zappia, l’imprenditore al centro della nota vicenda giudiziaria che ha portato in carcere il boss Antonio Mancuso e Alfonso Cicerone. Zappia è stato invitato dal sindaco a presiedere la civica assise, nella giornata di ieri, dopo che l’onda mediatica della notizia ha stanato dal silenzio sindaco, assessori e consiglieri bipartisan, che, prima di allora avevano taciuto su questa terribile storia di usura ed estorsione. Giuseppe Marasco, nel prendere la parola, ha espresso immediatamente vicinanza all’imprenditore, tentando nel contempo di trovare una valida giustificazione a quell’involucro di silenzio in cui l’amministrazione si è chiusa. «Non abbiamo inquadrato subito la situazione- ha detto il sindaco- anche perché non era chiaro chi fosse la persona in questione». Ma quando, ha sottolineato il primo cittadino, «io e l’ingegnere D’Agostino, che ci trovavamo a San Ferdinando per il tavolo tecnico sul mare, abbiamo preso contezza della vicenda abbiamo deciso si esprimere solidarietà all’imprenditore». L’obiettivo era quello di inserire nel consiglio indetto per ieri, lo scorso 18 luglio, una mozione di solidarietà per Zappia, accanto a quella riservata a tamburo battente per Marco Vecchio, spintonato in via Castello da un pensionato. Tra una standing ovation e l’altra, rivolte con foga dai consiglieri, il sindaco ha professato il “mea culpa” per la sua tardiva solidarietà: «la nostra volontà è quella di schierarci con Carmine Zappia, alcune parole lette sugli organi stampa mi hanno fatto restare male, perché l’amministrazione non vuole girarsi dall’altra parte».«Forse- ha detto- non siamo stati molto tempestivi, forse era un passaggio che andava fatto immediatamente, ma non è stato per ignavia, non siamo stati dei codardi, semplicemente pensavamo che il passaggio fatto in consiglio comunale fosse più rilevante». Nella mozione letta dal sindaco, e poi approvata dall’intero consiglio, vi è anche un’integrazione proposta dal gruppo consiliare “Cambiavento” e accettata dalla maggioranza e dal consigliere Antonio Macrì. E cioè: «di recarsi quanto prima ad esprimere personalmente la propria vicinanza ed apprezzamento a Carmine Zappia e di costituirsi parte civile nel processo che dovesse essere instaurato schierandosi a fianco della parte offesa anche in giudizio».

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