Nicotera.
Gravi
disagi per i piccoli alunni della frazione Marina. E’ infatti dal 26 di
febbraio che lo scuolabus che dovrebbe portarli alla scuola elementare e media
di Nicotera superiore è parcheggiato in officina perché è guasto.
Stanche del
disservizio, un gruppo di mamme, dopo giorni di inutile attesa, ieri mattina si
sono recate al comune per chiedere lumi sullo stato delle cose.
Qui sono state accolte
dagli assessori Federico Polito e Michele Melidoni, i quali hanno dovuto affrontare
tutto il malcontento di quella pletora di mamme reclamanti i diritti dei loro
bambini. Si è comunque trovato il modo di intavolare un pacato confronto tra le parti, alla fine
del quale gli assessori hanno promesso che entro lunedì, o al massimo martedì,
i bambini riavranno il loro pulmino. Non solo. A detta degli amministratori, il
Comune avrebbe messo in bilancio l’acquisto di un nuovo scuolabus per l’utenza
di Marina che però arriverà in sede, se tutto va bene, non prima di settembre.
Il nuovo anno scolastico per ragazzini della frazione dovrebbe iniziare con un mezzo nuovo, e questo in effetti sarebbe quanto mai opportuno viste le precarie condizioni del pulmino attualmente in uso agli alunni della frazione Marina.
Il nuovo anno scolastico per ragazzini della frazione dovrebbe iniziare con un mezzo nuovo, e questo in effetti sarebbe quanto mai opportuno viste le precarie condizioni del pulmino attualmente in uso agli alunni della frazione Marina.
Benchè rassicurate
dalle parole degli assessori, le mamme -che comunque, si precisa, hanno già
versato la quota mensile per il servizio- hanno voluto fare un salto dal meccanico per
capire come procedono i lavori di riparazione. Gli interventi sul mezzo
procedono con una certa lentezza anche perché, così parrebbe, il Comune deve ancora
saldare qualcosa come mille e duecento euro all’officina meccanica in cui è
ricoverato il pulmino. Sodi dovuti per lavori pregressi, sempre sugli
scuolabus, i quali, c’è da dire, spesso e volentieri, stazionano nelle officine
meccaniche a causa di guasti improvvisi.
In effetti i mezzi in
uso al comune sono piuttosto datati, piccoli e insicuri. Quello di Marina,
riferiscono le mamme, conta una ventina di posti, ma i bambini che ne
usufruiscono sono in tutto una trentina. Molti viaggiano in piedi. Evenienza,
questa, pericolosa, specie lungo i tornanti che dalla zona collinare portano
alla Marina. Ma tengono a evidenziare che non è la prima volta che il pulmino
subisce un improvviso guasto meccanico. Come è successo il 26 febbraio scorso
quando al mezzo, mentre si stava immettendo nei tornanti, si sono rotti
improvvisamente i freni. Per fortuna l’autista si è reso conto del guasto e ha
evitato il peggio. Le preoccupazioni dei genitori sono, in effetti, più che
fondate. Come dargli torto infatti quando chiedono per i loro figli sicurezza
durante il trasporto casa-scuola e viceversa? Reclamano che non si metta a
repentaglio la vita dei loro figli e che il servizio sia sempre assicurato. I
vari scuolabus subiscono degli bruschi arresti non solo per guasti meccanici:
si pensi che esattamente un anno fa si fermò il pulmino degli alunni di
Comerconi: il comune non aveva i soldi per acquistare il gasolio. Eppure basterebbe
risparmiare un po’ sul cemento che viaggia a mille nella cittadina costiera per
garantire dei servizi basilari alla cittadinanza.
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