Nicotera.
L’amministrazione
comunale in prima linea contro la piaga del furto di legname. E’ infatti di
pochi giorni fa la notizia che il Comune si è costituito parte civile contro un
ladro di legna, tale signor Rocco Pavia, 59enne di Gioia Tauro, ma residente a
Nicotera, sorpreso, esattamente un anno fa, a tagliare degli alberi nella
pineta. Il trafficante di legna sarà giudicato l’11 luglio 2016 davanti al
tribunale monocratico di Vibo Valentia. Questo procedimento penale vede il
comune di Nicotera come parte offesa. L’ente ha rilevato tale «necessità, al
fine di tutelare la sua immagine», si legge nella delibera in oggetto.
La decisione del comune
di costituirsi parte civile nel processo a carico del signor Rocco Pavia, è un
chiaro esempio di come l’amministrazione Pagano voglia darsi da fare per
smantellare l’odiosa pratica del furto di legna ai danni della fascia pinetata.
Tagliare gli alberi per ricavarne legname è un reato ambientale, ed è, in
effetti, un vero e proprio dramma per il nostro territorio, una croce che
sovrasta la società civile per sconfiggere la quale è necessario mobilitarsi in
tutte le sedi possibili e immaginabili. Nel caso in specie, la costituzione di
parte civile da parte del comune di Nicotera, rappresenta non solo la volontà
dell’ente di tutelare la sua immagine infangata da un pratica così esecrabile,
ma anche di farsi risarcire eventualmente dal boscaiolo abusivo. La mossa
dell’ente potrebbe essere un primo passo verso la risoluzione del problema,
passando per una implicita e ferma condanna, attraverso un gesto fortemente
simbolico che prevede un risarcimento non solo materiale, come precisato, ma
anche morale.
Inoltre, la decisione
presa dalla giunta comunale si sposa perfettamente con i principi da sempre
sottesi al manifesto della lista civica guidata da Franco Pagano, in cui la
parola legalità è dal primo istante riecheggiata forte, e continua a farlo
nelle antiche stanze di palazzo Convento. Come dimenticare infatti un’altra
storica presa di posizione del sindaco nei confronti di quei cittadini che, la
scorsa estate, se sorpresi a non centrare gli stracolmi cassonetti o i cumuli
di immondizia venivano pesantemente multati? E ciò grazie a delle apposite
telecamere fatte installare nei pressi dei cumuli della spazzatura ( ma solo
lì). E questo è forse il senso profondo della legalità. Educare i cittadini al
vivere civile. Mettersi contro la criminalità organizzata o contro un ladro di
galline, non fa differenza. Solo che per quest’ultimo c’è un comune ad alta
densità mafiosa pronto a costituirsi parte civile.
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