Nicotera.
E
da poco più di un mese che circolano in paese delle banconote false di piccolo
taglio: dieci e venti euro. Dal benzinaio, al supermercato, dal fruttivendolo,
l’ignaro cliente va a pagare e scopre, non senza essere colto da stupore e
disappunto, che le venti o le dieci euro che sta porgendo al commerciante sono
false e che qualcun altro gliele ha rifilate, non si sa se in buona o cattiva
fede. Sta di fatto che si tratta di una truffa che si rinnova quasi ogni giorno
a Nicotera, ai danni di cittadini. Gli esercenti hanno ormai imparato a
riconoscere una banconota autentica da una falsificata, e quindi sono proprio
loro a rendere edotti i clienti di essere involontariamente in possesso di
soldi falsi. La voce che in paese giri questo denaro falso sta circolando
ininterrottamente, più o meno come le stesse banconote finte, e quindi i
clienti cercano di prestare attenzione ai soldi che gli vengono resi come
resto, da parte loro i commercianti operano le stesse cautele. Chi, purtroppo,
ha maggiori difficoltà a identificare il denaro non autentico sono le persone
anziane. Ma d’altronde non è semplicissimo distinguere venti euro vere da
quelle false.
Gli esperti spiegano
che la banconota autentica è dotata della cosiddetta stampa calcografica, ovvero
un specie di stampa in rilievo. Ma ci sono altri metodi per capire se si è in
possesso di una banconota falsa. Tutti correlati alla caratteristica della
carta.
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