domenica 20 marzo 2016

Consiglio comunale del 18 marzo: beni sequestrati alla criminalità organizzata e debiti fuori bilancio.



Nicotera. Due temi importanti quelli toccati ieri sera dal civico consiglio. Il primo riguardava l’esame ed  l’approvazione del regolamento per la destinazione e l’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Il secondo, i debiti fuori bilancio, e, nella fattispecie, il riconoscimento di legittimità  oltre che il finanziamento mediante utilizzo fondi per anticipazione liquidità. Detto in parole semplici, una cospicua anticipazione da parte dello Stato a vantaggio degli Enti schiacciati dalle sentenze passate in giudicato. Il primo tema, riguardante il regolamento della gestione dei tanti beni confiscati alla criminalità organizzata, è stato unanimemente licenziato dal consiglio. L’auspicio del consigliere Campisi è che il regolamento recepisca i dettami stabiliti dalla legge n. 109/96 che prevede l'assegnazione dei patrimoni di provenienza illecita ad associazioni e cooperative, al fine di restituirli ai cittadini, tramite servizi fruibili dalla società. A gestire le procedure di assegnazione è l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, ma anche le prefetture e i comuni.  «Spero che il Regolamento recepisca tali dettami», ha auspicato il consigliere di opposizione Campisi. L’assessore Polito ha fatto notare che «molti di questi beni giacciono inutilizzati da decenni», mentre la giunta Pagano si starebbe attivando «per trasformarli in beni utili per il territorio». A tal riguardo, ha annunciato che molto presto, presso un terreno confiscato, partiranno i lavori della trivellazione di un pozzo che andrebbe a foraggiare di acqua la frazione Marina. Dichiarazione questa che ha dato l’assist al consigliere Campisi di far notare che esistono alcuni pozzi già trivellati dall’amministrazione in carica, in località Pugliesa, e che sono tutt’ora inutilizzati. La colpa di questa manchevolezza sarebbe da ascrivere a circa cinque metri di tubo per il passaggio dell’energia elettrica. Un ritardo, ha osservato Campisi, che ha fatto perdere al comune qualcosa come 200 mila euro ovvero i pagamenti alla Sorical, dalla quale il proposito di sganciamento non trova ancora concretezza. Dal dibattimento è emerso che è l’ufficio tecnico ad occuparsi della destinazione di questi beni. Per quanto riguarda i debiti fuori bilancio, il punto è passato con i soli voti della maggioranza. Tema assai complesso, specie per un comune economicamente disastrato come quello costiero. Debiti notevoli per il quale lo Stato avrebbe anticipato una cospicua somma, si parla di milioni di euro. L’assessore al Bilancio Michele Melidoni ha letto la lunga lista dei debiti maturati da comune del corso degli anni a causa delle varie sentenze passate in giudicato.
Il consigliere Campisi ha fatto notare sostanzialmente due cose: la prima in merito all’aumento scriteriato di questi debiti, e poi le reiterate richieste di anticipazioni di cassa, da parte dell’ente, al Tesoriere per onorare tali debiti. Campisi ha evidenziato inoltre  la mancanza di un piano di ammortamento per alleggerire il peso dei debiti.
Conclusioni: è pagarne le spese è la società, sempre più indebitata.

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