mercoledì 2 marzo 2016

Banca Carime. Chiusura rimandata.



Nicotera. I correntisti della banca Carime possono, per il momento, tirare un sospiro di sollievo. Infatti la soppressione dello storico sportello nicoterese, sito in via Luigi Razza, non ci sarà, o almeno, non avverrà in tempi brevi, come era invece sembrato fin dal primo momento. La novità degli ultimi giorni è che Ubi Banca ha rimandato la decisione a dopo l’estate.
La notizia della chiusura dello sportello nicoterese era arrivata a fine gennaio tramite l’Unisin, il sindacato del settore bancario. Un comunicato del gruppo Ubi informava che dalla fine di marzo sarebbe iniziata l’operazione di chiusura di 49 sportelli. La decisione nasceva da una precisa strategia di revisione e contenimento delle spese, che andava ad attuarsi con un drastico ridimensionamento della presenza degli sportelli Ubi in tutti i territori. Ora è sempre l’Unisin ad annunciare una fase di temporeggiamento da parte del gruppo bancario. Quello che accadrà dopo l’estate non è dato sapere, per il momento però tutto rimane così com’è.
Inutile sottolineare che la notizia della chiusura dello sportello aveva gettato nella preoccupazione molti clienti. Nei giorni scorsi in filiale c’era un vero e proprio via vai di utenti  che avrebbero voluto saperne di più su quale fosse il destino dello storica banca, la cui chiusura avrebbe cagionato loro non pochi disagi. Le risposte date dal personale apparivano poco chiare e fumose, anche perché nessuna informativa in merito, da parte dei vertici, era giunta ai dipendenti e, tanto meno, alla nutrita utenza. Quel che di certo si sapeva era che lo sportello di Nicotera era nella black list che contemplava gli sportelli da chiudere, in nome della famigerata spending review. L’utenza già cominciava a domandarsi dove dirottare i propri conti correnti, ma tenendo sempre viva la speranza di un ripensamento dei dirigenti aziendali.
Lo sportello nicoterese, oltre a servire una vasta utenza, d’estate triplica il suo lavoro, e non solo per l’aumento della popolazione, dovuto ai numerosi rimpatri estivi, ma anche per i tanti turisti, quelli che albergano in zona o quelli semplicemente di passaggio sulla via del mare. C’è poi da rilevare che, sempre secondo quanto stabilito dai vertici, con la chiusura della filiale, sarebbe sparito anche lo sportello bancomat, evenienza questa che avrebbe aggiunto ulteriori disagi a quelli già esistenti.
Per il momento pare tutto fermo e la pia speranza dei cittadini è che Nicotera non venga per l’ennesima volta privata di un servizio essenziale.
Intanto la politica nicoterese comincia ad affilare le armi. Alla vicenda si sta interessando Enzo Comerci, vicepresidente del Movimento politico per il Vibonese, mentre sta per scendere in campo anche Gian Maria Lebrino, segretario provinciale del Partito Socialista. Il giovane politico avrebbe già chiare in  mente delle modalità di intervento mirate a sensibilizzare i vertici del gruppo Ubi ai fini della non chiusura dello sportello nicoterese. Lebrino pensa alla formazione di un tavolo di incontro e interazione tra dipendenti e utenza, le cui risultanze saranno sottoposte alle attenzioni della dirigenza aziendale.

Nessun commento:

Posta un commento