Nicotera.
I
correntisti della banca Carime possono, per il momento, tirare un sospiro di
sollievo. Infatti la soppressione dello storico sportello nicoterese, sito in
via Luigi Razza, non ci sarà, o almeno, non avverrà in tempi brevi, come era
invece sembrato fin dal primo momento. La novità degli ultimi giorni è che Ubi
Banca ha rimandato la decisione a dopo l’estate.
La notizia della
chiusura dello sportello nicoterese era arrivata a fine gennaio tramite
l’Unisin, il sindacato del settore bancario. Un comunicato del gruppo Ubi
informava che dalla fine di marzo sarebbe iniziata l’operazione di chiusura di
49 sportelli. La decisione nasceva da una precisa strategia di revisione e
contenimento delle spese, che andava ad attuarsi con un drastico
ridimensionamento della presenza degli sportelli Ubi in tutti i territori. Ora
è sempre l’Unisin ad annunciare una fase di temporeggiamento da parte del
gruppo bancario. Quello che accadrà dopo l’estate non è dato sapere, per il
momento però tutto rimane così com’è.
Inutile sottolineare
che la notizia della chiusura dello sportello aveva gettato nella preoccupazione
molti clienti. Nei giorni scorsi in filiale c’era un vero e proprio via vai di
utenti che avrebbero voluto saperne di
più su quale fosse il destino dello storica banca, la cui chiusura avrebbe
cagionato loro non pochi disagi. Le risposte date dal personale apparivano poco
chiare e fumose, anche perché nessuna informativa in merito, da parte dei
vertici, era giunta ai dipendenti e, tanto meno, alla nutrita utenza. Quel che
di certo si sapeva era che lo sportello di Nicotera era nella black list che
contemplava gli sportelli da chiudere, in nome della famigerata spending
review. L’utenza già cominciava a domandarsi dove dirottare i propri conti
correnti, ma tenendo sempre viva la speranza di un ripensamento dei dirigenti
aziendali.
Lo sportello
nicoterese, oltre a servire una vasta utenza, d’estate triplica il suo lavoro,
e non solo per l’aumento della popolazione, dovuto ai numerosi rimpatri estivi,
ma anche per i tanti turisti, quelli che albergano in zona o quelli
semplicemente di passaggio sulla via del mare. C’è poi da rilevare che, sempre
secondo quanto stabilito dai vertici, con la chiusura della filiale, sarebbe sparito
anche lo sportello bancomat, evenienza questa che avrebbe aggiunto ulteriori
disagi a quelli già esistenti.
Per il momento pare
tutto fermo e la pia speranza dei cittadini è che Nicotera non venga per
l’ennesima volta privata di un servizio essenziale.
Intanto la politica
nicoterese comincia ad affilare le armi. Alla vicenda si sta interessando Enzo
Comerci, vicepresidente del Movimento politico per il Vibonese, mentre sta per
scendere in campo anche Gian Maria Lebrino, segretario provinciale del Partito
Socialista. Il giovane politico avrebbe già chiare in mente delle modalità di intervento mirate a
sensibilizzare i vertici del gruppo Ubi ai fini della non chiusura dello
sportello nicoterese. Lebrino pensa alla formazione di un tavolo di incontro e
interazione tra dipendenti e utenza, le cui risultanze saranno sottoposte alle
attenzioni della dirigenza aziendale.
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