mercoledì 7 settembre 2016

In funzione il nuovo impianto di potabilizzazione all'acquedotto Medma.



Nicotera. Sono passati quindici giorni da quando la Sorical ha concluso i lavori all’acquedotto Medma. Poiché gli impianti di filtraggio sono ancora in fase di collaudo, è un po’ presto per stabilire se l’acqua che giunge nelle case di Nicotera Marina è pulita, anche perché ciò può essere stabilito da precisi esami di laboratorio. Tuttavia parrebbe, a detta dei cittadini della frazione Marina, quelli, come si ricorderà, maggiormente colpiti dalla grave criticità, che l’approvvigionamento idrico denoti un leggero miglioramento. L’acqua appare più pulita, anche se non del tutto. Le cose, però, assicura la Sorical, nella persona del dirigente Sergio De Marco, dovrebbero gradualmente migliorare. «Siamo ancora nella fase di rodaggio- ha spiegato De Marco- stiamo effettuando i test necessari di verifica della qualità dell’acqua, ma risultati definitivi e certi si potranno avere solo alla fine di questa fase». A tal riguardo, il dirigente Sorical annuncia che la prossima settimana l’Asp effettuerà tutti gli esami previsti dalla legge, e che solo allora si potranno avere le risposte che si attendono e di cui il Quotidiano darà  certamente conto ai suoi lettori. Fino a una settimana fa, ha spiegato De Marco, il manganese contenuto nell’acqua era ancora a livelli più alti rispetto a quelli previsti dalla legge. Ma, come precisato, la Sorical assicura che la presenza di questo metallo nell’acqua rientrerà nella norma. Intanto, com’è noto, tra gli enti preposti ad effettuare gli esami per la tutela della popolazione, oltre all’Azienda sanitaria locale e alla stessa Sorical, vi è anche il comune, il quale ha, qualora lo ritenga opportuno, facoltà di avvalersi di istituti preposti ad analisi e prevenzione, certificati dal Ministero dell’Ambiente, come ad esempio l’Accredia, che è l’unico organismo nazionale autorizzato dallo Stato a svolgere attività di accreditamento. Il comune di Nicotera si servì di tale ente del maggio del 2015. Accredia stabilì che nell’acqua che giungeva nelle case dei cittadini, oltre al manganese, era stata identificata la presenza del batterio pseudomonas. La speranza di tutti è che il nome di tali agenti rimangano solo un brutto ricordo e che Nicotera Marina possa godere, finalmente, di un diritto basilare che è quello dell’acqua potabile.
Quello che adesso rimane da fare è la costruzione dei pozzi. Per la messa a punto di tali opere il “Movimento 14 luglio” – è questo il nome che il comitato civico in lotta per mare e acqua puliti ha scelto di darsi- ha battagliato senza sosta. Si sta cercando di superare alcuni intoppi burocratici che pare stiano rallentando l’inizio dei lavori.
Ricordiamo che a Nicotera Marina il disagio per la questione acqua sporca si trascina da due anni. Esattamente il primo di ottobre di due anni fa il sindaco Franco Pagano emanava l’ordinanza di divieto di uso dell’acqua. Causa: eccessiva presenza di manganese. L’erogazione idrica si presentava inoltre colorata di un inquietante color marrone. L’esasperazione dei cittadini ha portato alla notoria protesta iniziata a Nicotera il 14 luglio. Risultati importanti sono stati ottenuti, ma la strada, per il raggiungimento di buona qualità della vita, è ancora lunga.

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