mercoledì 7 settembre 2016

Movimento 14 luglio: la Regione stanzia 391 mila euro per interventi urgenti.



Nicotera. Giornata storica quella di ieri per il Movimento 14 luglio, il gruppo di protesta dei cittadini nicoteresi in lotta per mare e acqua puliti. Nella mattinata è infatti giunta al Comune di Nicotera la delibera della Regione con la quale si dà il via al finanziamento di alcuni lavori che dovranno porre fine ad alcune criticità che attanagliano la frazione Marina.
E’ un importante stanziamento che il Movimento si è duramente guadagnato. Le lotte per i diritti essenziali sono state combattute da una cittadinanza trasversalmente composita, che ha visto militanti di ogni colore politico, attivisti di varie associazioni culturali, o semplicemente persone che non sono mai scese nell’agone politico ma che, in quelle concitate giornate di lotta, hanno sentito nascere un senso di appartenenza al proprio territorio. Giorni di rinascita civile in cui è diventato doveroso per tutti dare il proprio fattivo contributo. Ora, arrivano i primi risultati. La delibera in oggetto evidenzia che la Regione è pronta a sganciare 350 mila euro. E’ parte della cifra che occorre per porre in essere gli interventi che il gruppo tecnico del Movimento ha presentato al tavolo regionale, presso il Dipartimento Lavori Pubblici, ai dirigenti dell’area in questione. Per l’esattezza il documento riporta la ragguardevole somma di 391 mila euro. In realtà, quelli fattivamente stanziati dalla Regione sono 359, nel rimanente denaro vi sono compresi gli oneri per legge a carico del Comune. Di questi 359 mila euro 250 sono destinati a ciò che il “gruppo tecnico” ha proposto ai dirigenti di Palazzo Alemanni, ovvero: 100 mila per le criticità inerenti gli impianti fognari in località Santa Barbara, 80 mila per le riparazioni delle tubazioni fognarie in località Timpa; 70 mila euro dovranno essere impiegati per la messa in sicurezza del fosso San Giovanni. Altri 100 mila compresi contemplati nel documento  riguardano le pompe di sollevamento. Trattasi di un finanziamento che si attendeva da tempo e che l’assessora all’Ambiente Antonella Rizzo nei giorni caldi della protesta aveva promesso di far pervenire con celerità.
La Regione dunque espone il programma di efficientamento predisposto dal Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione, su richiesta degli attivisti, che, nei giorni infuocati di luglio, si sono recati sui luoghi irti di criticità, attraverso percorsi impraticabili, per verificare su quali punti era necessario intervenire tempestivamente. Tuttavia la delibera «recepisce- spiega l’ingegner Tonino D’Agostino, tecnico delegato del Movimento- solo in parte le proposte avanzate al tavolo tecnico regionale del 4 agosto. Solo in parte perché- argomenta ancora D’Agostino- mancano all’appello i 201 mila euro per i pozzi», quelli che andranno a servire la frazione Marina. Interventi non differibili anche in vista di un eventuale sganciamento della città dalla Sorical- uno degli obiettivi che si propone il Movimento. Ma oltre ai soldi per i pozzi pare manchino all’appello anche quelli che dovevano servire per l’inutile sbarramento del Mesima. Un finanziamento richiesto dal comune ancor prima del deflagrare della protesta. La delibera, è bene sottolineare, riguarda ancora una fase prodromica. Prima che i soldi arrivino materialmente nelle casse del Comune è necessaria un convenzione che lo stesso è tenuto a stipulare con la Regione. Dopo di che l’ufficio tecnico può predisporre l’inizio dei lavori, sui quali il Movimento intende vigilare.

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