giovedì 25 agosto 2016

La città ingiustamente denigrata.




Nicotera. Non si spegne l’eco prodotta dal dibattito emerso in seguito all’ormai noto fatto di cronaca avvenuto il 19 agosto e che ha visto il ferimento di una giovane barista da parte del fratello. Si è parlato, a livello mediatico nazionale, di una Nicotera arcaica in cui vige il delitto d’onore e in cui le donne non sono pienamente libere. Un’immagine deleteria del paese in cui, le donne per prime, proprio sulle pagine di questo giornale, ne hanno ribadito l’insussistenza. Ora è la volta del giovane segretario del Psi provinciale, Gian Maria Lebrino, e della giornalista e filologa Beatrice Ienuso, mettere i puntini sulle i.
«Non ci sto- scrive- che il mio paese, la mia provincia, la mia terra vengano cosi ingiustamente denigrate, offese e paragonate a posti dove la democrazia, il rispetto tra le persone e le leggi non esistono».
«È vero- aggiunge Lebrino- lo sappiamo tutti e da tempo: il nostro territorio soffre di gravi problematiche, su tutte la forte presenza della criminalità organizzata. Fortunatamente, nonostante ciò, il 95% degli abitanti sono persone oneste e rispettose delle leggi. Viviamo in una terra ricca di cultura,tradizioni, di turismo e dell'arte dell'accoglienza».
Per queste ragioni, sottolinea ancora il giovane politico, «non abbiamo bisogno di notizie distorte o gonfiate ma altresi abbiamo bisogno di una più forte presenza dello stato».
Per Lebrino ognuno deve recitare la propria parte: lo Stato, i cittadini, la politica, le associazioni. 
Le zone a rischio, sottolinea, «non vanno ghettizzate ma bensi aiutate in un processo di "bonifica". Abbiamo molto da offrire e tanto da migliorare,si evitino per ciò facili e inutili steriotipi».
Beatrice Ienuso offre la sua disamina dei fatti gettando uno sguardo sul retroterra culturale dove attecchiscono determinati fenomeni: «Oltre a condannare l’atto criminoso, mi soffermo sulla visione distorta della donna nicoterese che ne è venuta fuori. Prendendo a riferimento il contesto nazionale, per analizzare poi anche quello autoctono, ci troviamo di fronte a un maschilismo che si perpetua da generazioni in generazioni, ovviamente con le dovute differenze del caso. A metà agosto, la Presidente della Camera ha pubblicato sulla sua pagina facebook, un articolo nel quale venivano raccolte tutte le false notizie, per la maggior parte sessiste, espresse da avversari politici nei suoi confronti. Siamo di fronte alla terza carica dello Stato, eppure l’idea che una donna sia al potere ancora per alcuni uomini non è gradita. Sono passati quasi quattro anni dalla campagna elettore svoltasi a Nicotera,- osserva la giornalista- ma sono ancora vive nelle menti le parole di chi ora si erge a sostenitrice delle giovani donne che si interessano del bene comune e che allora invece dichiaravano, talvolta espressamente, e tal altra velatamente, che non avrebbero votato la candidata solo perché: giovane e donna. A volte,- denuncia ancora la Ienuso- il tessuto sociale della mia terra è intriso di forti contraddizioni che si innestano nel proprio modus vivendi, tra ciò che la gente pensa e ciò che invece dichiara vi è un profondo abisso. Spesso, non esiste il rispetto dei diversi modi di vivere che non collimano con il modello imperante». Secondo la filologa, una svolta verso il futuro l’abbiamo avvertita grazie proprio «alla spinta propulsiva delle donne nicoteresi, protagoniste nella lotta per la difesa del proprio territorio. E’ soltanto un inizio,- rimarca- ma è dalla consapevolezza di essere soggetti attivi e dalla volontà di continuare a crede di non essere più spettatori del proprio destino che Nicotera potrebbe rinascere… anche e soprattutto attraverso le donne».


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