Nicotera.
Il
tragico fatto di venerdì sera ha lasciato sgomenta la cittadina costiera. Il
giorno dopo l’attentato alla giovane la città si è risvegliata frastornata. Si
attendono le risultanze delle indagini, si cerca di capire quale
spregiudicatezza animi una criminalità che non teme più nulla, che agisce
indisturbata nelle affollate sere d’estate, in pieno centro storico, tra la
gente che passeggia, locali aperti e spettacoli di intrattenimento. E ancora
una volta il tema della sicurezza torna alla ribalta. Un problema, questo, che
sarebbe riduttivo collegare alla sola sicurezza, perché qui l’emergenza è
morale, culturale, sociale. C’è chi decide che deve sparare, tirare fuori le
armi deposte da qualche parte e usarle. E le usa. Questo avviene a Nicotera.
Città animata da velleità turistiche, che ha visto un movimento cittadino
combattere per i diritti fondamentali di acqua e mare pulito. Una città che cerca
faticosamente di rialzare la testa ed emanciparsi da uno stato di abbandono
senza precedenti. Ma ogni sforzo sembra vano alla luce di fatti che rivelano in
modo impietoso sfaccettature che la fanno precipitare in un’atmosfera da mondo
anarchico e senza regole, in cui le uniche leggi che contano sono quelle
dettata da una mentalità e una cultura da criminalità organizzata. Mali
radicati e profondi, che non si prova nemmeno ad esorcizzare con la presenza di
presidi di legalità. La tutela dei cittadini è affidata ai Carabinieri
dell’Arma, della locale stazione. Uomini presenti e attivi sul territorio. Che
fanno tutto ciò che possono per garantire il diritto alla sicurezza delle
persone. Ma questo non basta. La città non è munita di alcuna
videosorveglianza. L’amministrazione in carica, in linea con quanti l’hanno
preceduta, non si è mai preoccupata di questa grave carenza. Le priorità erano
sempre altre: porti turistici, diete mediterranee, anfiteatri. Sullo sfondo di
grandi sogni e quintali di cemento che aspettano di essere collocati, i diritti
basilari del vivere civile impallidiscono. Chi ha amministrato Nicotera non si
è mai prefissato di richiedere i finanziamenti per installare un sistema di
videosorveglianza, né ha mai chiesto di incrementare in termini di unità la
locale stazione dei Carabinieri, e tanto meno un distaccamento del
commissariato di polizia. La città è stata sacrificata sull’altare
dell’indifferenza o, peggio, consegnata nelle mani di una criminalità sempre
più arrogante e sicura di sé.
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