lunedì 22 agosto 2016

Intervista a Sergio De Marco, dirigente Sorical, sugli interventi all'acquedotto Medma.



Nicotera. I lavori sono cominciati, all’acquedotto Medma, ieri mattina (31 luglio) alle 6.30. Tre squadre di operai al lavoro sotto le direttive dei tecnici Sorical, lavoreranno per dare una svolta decisiva, attesa da tempo, alle difficili condizioni relative all’acqua che serve le case della Marina di Nicotera, e non solo. I lavori procederanno a pieno regime per il tempo necessario affinchè l’impianto di potabilizzazione entri in funzione. Un lavoro straordinario che vede l’intervento dei migliori ingegneri della Sorical, di tecnici esperti, di componenti realizzate da ditte specializzate. Alcuni accessori sono già arrivati in cantiere ieri mattina. Come gli enormi impianti di filtraggio, forniti dalla Prominent, azienda di Bolzano, specializzata in trattamento e depurazione delle acque. Tali componenti, dimensionati per 150 litri al secondo, serviranno a “filtrare” il manganese e il ferro contenuto nell’acqua, metalli che le conferiscono quell’inquietante color ruggine. L’impianto Medma serve un’ampia porzione di territorio che va da Nicotera Marina a Tropea, passando per Joppolo, Ricadi e una parte di Vibo Valentia. Il territorio nicoterese è naturalmente ricco di acqua e, attraverso la Sorical, può rifornire anche i paesi limitrofi.  
In Marina l’approvvigionamento idrico è caratterizzato dalla presenza di elementi sospesi, identificati, da esami di laboratorio, in ferro e manganese. Per i cittadini è impossibile anche l’uso dell’acqua per l’igiene personale. Diventa complicato anche fare il bucato o lavare le stoviglie. La gravosa serie di criticità ha portato allo stremo i nervi dei cittadini. Il malcontento è giunto al suo apice a metà luglio con la vigorosa protesta della popolazione di Marina, di cui le cronache si sono abbondantemente occupate. Questi gli antefatti. Oggi possiamo raccontare che la svolta è arrivata. Per capire meglio la portata degli interventi in atto abbiamo chiesto lumi all’ingegner Sergio De Marco, responsabile della Sorical.
«La questione Medma noi la seguiamo e la affrontiamo da anni, - ha dichiarato De Marco- abbiamo attuato molti interventi presso l’acquedotto Medma, e tanti altri avremmo dovuto attuarne e li avremmo fatti prima, se Sorical non si fosse trovata in uno stato di difficoltà economica. A questo punto, di fronte ad un ulteriore aggravamento del problema, legato sicuramente a questo anno trascorso e a questo in corso, che sono anni caratterizzati da grande siccità, abbiamo deciso di non costruire altri pozzi, fatti già, per altro, nel 2006  e del 2011, ma si è scelto di affrontare il problema alla radice.  E’ ovvio- aggiunge il responsabile Sorical- c’è stata la concomitanza della reazione popolare, del fatto che Sorical adesso ha una condizione finanziaria migliore, quindi può attivare degli investimenti».
-Si può dunque parlare di una concausa di effetti che hanno portato alla messa in opera di interventi così straordinari?
«Esatto. Aggiungo che noi sapevamo benissimo delle condizioni dell’acqua a Nicotera Marina: era un  problema che tamponavamo dosando l’ossidante. Ora, grazie alle migliori condizioni economiche della società, come appena precisato, e grazie anche al nuovo impulso dato dalla Regione Calabria alla società, possiamo attuare interventi di più ampia portata».
-Per il miglioramento del servizio idrico che ruolo avranno i pozzi che dovrebbero essere costruiti a breve a Nicotera Marina?
«I pozzi che il comune vuole fare potrebbero ulteriormente alleviare il problema. L’impianto Medma tratta dai 120 ai 130 litri di acqua al secondo, il comune di Nicotera ne riceve un quinto, circa 20 o 26 litri al secondo. I pozzi ne potrebbero apportare in più due tre litri al secondo, perchè questa potrebbe essere la portata. Si darà un contributo del 10% o del 15%. Quindi la costruzione dei pozzi non è un intervento risolutivo, di certo allevia il problema». 
-Quali sono i costi dell’impianto di potabilizzazione?
«Abbiamo impegnato, per adesso, un cifra di 750 mila euro. Ma poiché abbiamo altre componenti da perfezionare, grosso modo è un investimento di circa un milione».

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