Nicotera. Non si placano le polemiche sulla nota vicenda dell’inusuale
decollo ed atterraggio dell’elicottero nuziale nel cuore del centro storico
nicoterese. Anzi, la storia si infittisce di nuovi elementi. E non sono
dettagli da poco. Infatti nella mattinata di venerdì il sindaco Franco Pagano,
unitamente al dirigente dell’ufficio tecnico, Carmelo Ciampa, e al comandante
dei vigili urbani, Gregorio Melidoni, sono stati ascoltati dai Carabinieri di
Tropea che, come anticipato dal Quotidiano, si stanno occupando del caso. I tre
sono stati convocati per chiarire il punto focale dell’intera storia, quello
delle autorizzazioni. E proprio su questo aspetto arrivano le eclatanti
dichiarazioni del sindaco il quale sostiene di non aver mai concesso alcuna
autorizzazione in merito all’atterraggio del velivolo in viale Castello. «Avverto
la necessità- ha precisato Pagano- di intervenire sulla vicenda per offrire, a
quanti si sono imbattuti nella notizia veicolata dai quotidiani e dal web, una
ricostruzione dell’evento scevra da ogni illazione e faziosità». Il sindaco
tiene a far sapere che il Comune di Nicotera «non ha rilasciato nessuna
autorizzazione per operazioni di volo sul proprio territorio e/o di atterraggio
nel proprio centro abitato». Spiega che al Comune di Nicotera è pervenuta, il
13 settembre, una richiesta di atterraggio da parte della Rototech Srl con un
proprio elicottero presso il campo sportivo di Nicotera Centro. Richiesta che
egli, come da prassi, ha “girato” agli uffici
competenti, e cioè all’ufficio tecnico ed alla Polizia municipale «per la sua
valutazione ed evasione». L’ufficio tecnico comunale- precisa ancora il primo
cittadino- «nella propria autonomia funzionale e decisionale, autorizzava,
successivamente, con proprio provvedimento, esclusivamente la manovra di
atterraggio del velivolo all’interno del campo sportivo». Stante alla
dichiarazioni del sindaco, «lo sviamento dalle condotte acconsentite dall’Ente
e/o dalla legge è ‘azione’ imputabile al soggetto e/o ai soggetti responsabili
delle condotte medesime. Nel caso di specie – puntualizza - certamente non può
invocarsi nessuna responsabilità oggettiva dei soggetti istituzionali
interessati». La colpa, dunque, denuncia Pagano, è di ha agito contravvenendo a
quanto concesso dal Comune. Ma non solo. Egli si spoglia anche di eventuali
responsabilità in tema di vigilanza. «Vi sono altri soggetti istituzionali-
sottolinea- chiamati a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico». Aggiunge
inoltre che il Comune di Nicotera, «nell’occasione di tale incauto episodio,
non ha posto in essere nessun provvedimento di interdizione al traffico
dell’area interessata dall’atterraggio del velivolo. Ragion per cui, la
notiziata chiusura al traffico della zona è stata realizzata abusivamente». Su
questo punto c’è però la versione degli organizzatori del catering, i quali
hanno dichiarato di aver prodotto regolare domanda di autorizzazione a
realizzare l’aperitivo lungo l’area dell’affaccio. L’evento non prevedeva la
chiusura al traffico del centro storico, eppure qualcuno ha blindato l’area
agli autoveicoli con le apposite transenne (come si può vedere dalla foto) generalmente
in uso al comune. Pagano promette comunque indagini interne all’Ente. Si
dichiara rammaricato e deluso per come la vicenda è stata trattata: si
considera “l’anello debole” della catena istituzionale su cui si vuole «far
cadere responsabilità per fatti ed eventi non riconducibili, oggettivamente e
per legge, alle mie funzioni ed attribuzioni». Più precisamente, si professa
«vittima inconsapevole dell’accaduto».
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