sabato 24 settembre 2016

Matrimonio show a Nicotera. (articolo del 15 settembre 2016).



Nicotera. Mercoledì 14 settembre. Sulla cittadina costiera splende un sole caldissimo. Il famoso affaccio, noto ai nicoteresi come “dietro il castello”, è affollato di gente. L’area è transennata. Il centro storico è dunque interdetto al traffico. Tutto quell’assembramento di persone lungo la suggestiva via panoramica fa pensare che ci sia in corso un evento culturale, un convegno, una manifestazione di interesse collettivo. Niente di tutto questo. Si tratta di evento privato. Un matrimonio, per l’esattezza. La sposa si chiama Aurora, lo sposo ha un nome già noto alle Forze dell’ordine: Antonio Gallone, operaio 31enne, nel 2011 veniva sorpreso dai carabinieri in località “Acquafresca”, in area incustodita e non recintata, intento ad irrigare una piantagione di “cannabis indica” costituita da 650 arbusti di altezza media di due metri e mezzo circa.
Gli invitati stanno consumando l’aperitivo servito in sontuosi banchetti ricolmi di frutta esotica e delizie di ogni genere, tavolini e sedie sono elegantemente agghindati da delicato chiffon bianco, cesti ricolmi di fiori rallegrano la via panoramica che, tutto d’un tratto, diventata area privata. “Dietro il castello” si è trasformato nella location di un apericena lussuoso per quasi cinquecento invitati.
Intanto un elicottero nero aleggia sulla folla. Sembra giungere dal sole infuocato oltre la linea dell’orizzonte. Si avvicina al castello, poi se ne allontana, sembra andare incontro al tramonto mozzafiato, fa un giro panoramico, e rieccolo ronzare ancora su largo Roberto il Guiscardo. Gli invitati adesso stanno tutti con il naso all’in su, applaudono quando il velivolo si avvicina, i bambini salutano divertiti, tutti attendono con ansia che l’elegante aeromobile nero effettui l’atterraggio. E di fatti, tra gli applausi della folla, si posa, facendo svolazzare gli alberi e fuggire impauriti stuoli di rondini, proprio sulla simbolica rosa dei venti. Non si nota la presenza di vigili urbani o ausiliari del traffico: i bambini vengono tenuti a debita distanza dalle mamme; tutti, per prudenza si allontano. Il velivolo con le eliche ancora in movimento è circondato da un cordone di gente che osserva il velivolo nuziale, tra lo stupore e il divertimento, mentre i più sensibili alle appariscenti lusinghe di una scena senza precedenti hanno uno sguardo rapito. Di certo a Nicotera una cosa così non si era vista mai. Né da nessun’altra parte ci si può imbattere con facilità in circostanze che vedono il centro del paese chiuso al traffico perché diventa teatro di un evento privato, in cui un elicottero plana in pieno centro, preleva gli sposi,  li porta alle isole Eolie per il servizio fotografico, per poi tornare alla base, sempre nella stessa affollatissima location.
Al di là delle considerazione di ordine morale sul buon gusto di un’iniziativa del genere, probabilmente messa in piede per garantire un effetto scenico indimenticabile, i dubbi restano: è normale che un elicottero atterri in mezzo a persone festanti (tra cui molti bambini)? E’ possibile che il sindaco Franco Pagano, così come previsto dalla normativa, abbia dato l’autorizzazione di occupazione momentanea di suolo pubblico per una manovra comunque pericolosa? Si può bloccare il centro storico a causa di un singolo e semplice matrimonio? Perché non erano presenti vigili urbani a controllare la regolarità delle operazioni atterraggio e decollo e per tenere in sicurezza i presenti? Perché la locale Stazione dei Carabinieri non è stata avvisata?
E infine: ma ci potremmo trovare di fronte ad un nuovo caso “Casamonica”, naturalmente con le dovute proporzioni?
Domande che attendono delle risposte e che, in ogni caso, suscitano delle perplessità. E non poche.

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