Nicotera.
La
notizia della presenza di batteri coliformi nell’acqua ha gettato nel panico un
intero paese. La notizia, balzata, nel giro di un paio d’ore, dall’albo
pretorio del comune, dove vi era apposto, a firma del presidente della terna
commissariale Adolfo Valente, il decreto di non potabilità, ai social network,
si è diffusa in modo capillare suscitando tra i cittadini sorpresa e
preoccupazione. Gli ultimi esami di routine effettuati dall’Asp hanno
evidenziato che in sei punti del territorio comunale (quattro a Nicotera e due
a Comerconi) l’acqua risulta contaminata. Nella fattispecie le zone esaminate
sono: località Cimitero, corso Cavour, località San Giuseppe, via Castello,
Comerconi Chiesa e via Risorgimento. La ricerca dei batteri coliformi,
effettuata con il metodo MPN (metodo del numero più probabile), ha evidenziato
che su un campione di 100 ml d’acqua, in località Cimitero erano presenti
coliformi in numero 27; corso Cavour 27; San Giuseppe, 21; via Castello, 24;
Comerconi chiesa, 9; Comerconi, via Risorgimento,1. In tutti e sei i campioni è
risultato assente il temibile batterio escherichia coli. Il divieto dell’uso
dell’acqua è stato emesso immediatamente dai funzionari governativi una volta
acquisiti gli esiti degli esami da parte dell’Asp. Ed è un divieto piuttosto
severo in quanto l’acqua non solo è interdetta al consumo umano e alla pulizia
e preparazione degli alimenti, ma anche per l’igiene orale, per lavare le
stoviglie. Via libera solo all’uso per la pulizia della casa. La notizia della
presenza di batteri coliformi giunge assai inaspettata in quanto Nicotera
superiore mai aveva dato problemi in tal senso, eccezion fatta per la
fontanella Santa Croce la cui acqua risultava inquinata in seguito ai test di
ruotine effettuati dall’Asp lo scorso ottobre. Solo due settimane fa,
Ecocontrol, il laboratorio certificato da Accredia, che effettua gli esami per
conto del Comune di Nicotera, aveva evidenziato la perfetta salubrità
dell’acqua. Sia a Nicotera che nelle frazioni. Anzi, proprio mentre nella frazione
Marina le cose pare stiano volgendo per il meglio sul fronte
dell’approvvigionamento idrico, a finire sotto inchiesta è Nicotera centro. Il
commissario Adolfo Valente ha assicurato che già da lunedì si porranno in
essere degli interventi per risolvere il problema che, a quanto pare, è un
problema transitorio che talvolta può verificarsi in seguito ad una non
corretta depurazione dell’acqua o a causa di intemperie naturali come, ad esempio, per le lunghe piogge dei giorni scorsi. In ogni caso val la pena di
sottolineare, mentre imperversa un notevole allarmismo, che le analisi hanno
evidenziato batteri coliformi totali, e non i ben più temibili escherichia coli. Secondo l’Istituto superiore della sanità i coliformi “sono stati
considerati, per decenni, insieme agli streptococchi fecali, indicatori di
contaminazione delle acque. Tuttavia, è ormai ampiamente riconosciuto negli
ambienti scientifici che nel gruppo sono comprese specie ambientali, in grado
di colonizzare acqua, suolo e vegetazione. L’ampia diffusione nell’ambiente dei
microrganismi appartenenti al gruppo ne ha quindi ridimensionato il ruolo e il
significato nelle acque e contrasta nettamente con i requisiti specifici
richiesti ad un indicatore di contaminazione fecale. Gli studi più recenti distinguono
i microrganismi inclusi sotto questo termine in due principali categorie che,
in base alle specie, e non più al genere, differenziano i coliformi di origine
fecale da quelli di origine acquatica e tellurica, naturalmente presenti nelle
acque al di là di qualsiasi contaminazione”. Quelli di origine fecale sono
conosciuti col nome di escherichia coli, e non è il nostro caso. Cioè, i
coliformi in oggetto possono essere di origine tellurica o acquatica.
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