Nicotera.
Finalmente si è arrivati a capo del problema. E forse si riuscirà a capire
perché in molti punti l’acqua, nelle abitazioni della frazione Marina, arriva
sporca e inutilizzabile. Il problema risiede, a quanto pare, nella rete idrica
comunale, e non già nell’acquedotto Medma, dal quale, per come certificato
dalle analisi di effettuate dall’Asp e da Ecocontrol, l’acqua sgorga con tutti
i parametri nella norma. E così, grazie ad un’attenta analisi delle schede
tecniche della rete idrica comunale si è potuto capire che il problema attiene
alla realizzazione dell’impianto a suo tempo realizzato. Le rete idrica,
affinchè funzioni perfettamente il circolo dell’acqua, deve essere strutturata
come una ragnatela di vasi intercomunicanti. L’acqua, in pratica, non deve
stagnare mai, ma deve a fluire continuamente. Nel momento in cui si ferma, si
creano dei sedimenti che le conferiscono una colorazione innaturale, ma
soprattutto l’effetto della stagnazione compromette la sua salubrità. In Marina,
accade esattamente ciò che in un circuito idrico non dovrebbe mai verificarsi:
lo stagnamento dell’acqua nei punti morti. E la rete della frazione è piena di
tali punti critici. Cioè, invece di una struttura a maglie si ha una struttura
a “pettine”, per cui nei vasi in cui l’acqua si concentra in un vicolo cieco,
senza possibilità di poter fluire, crea problemi e sedimenti. Insomma, il
problema è dovuto ai tanti tratti chiusi della rete. Infatti, dove l’acqua circola con più facilità, e cioè sul troncone principale del “pettine”, non vi
sono segni di criticità. Nei punti chiusi si ravvisano invece grossi i disagi.
Quali sono dunque gli interventi da affrontare tempestivamente? Innanzitutto
realizzare l’ammagliamento delle rete. E cioè, mettere in comunicazione tutti i
bracci, ora chiusi, tra di loro, di modo che l’acqua “cammini” senza sosta. Bisogna
eliminare i vari binari morti che conducono ad un serbatoio, ricettacolo di
sporcizie. Tali lavori sarebbero di competenza comunale, ma ad occuparsene sarà
la Sorical su specifico mandato del presidente Oliverio. La filiera dell’acqua
deve funzionare al di là delle distinzioni di competenze tra comune e Sorical,
ha precisato il presidente. Per cui la Società delle risorse idriche calabresi,
grazie al supporto dei propri tecnici specializzati, metterà a punto il
progetto di ammagliamento della rete idrica.
Ma non solo. Sorical
intende anche operare una ricognizione delle varie criticità da risolvere.
Cioè, benché ieri mattina l’acqua sia risultata perfetta, il disservizio può
sempre ripresentarsi. Il cittadino è tenuto a segnale la cosa, e su ogni punto
critico nel quadro di ricognizione sarà posto un puntino rosso, con tanto di
orario della criticità verificatasi. In tal modo, si cercherà di aggredire in
modo metodico e scientifico il problema. E ciò anche perché non c’è tempo da
perdere. Occorre fare in fretta. Intanto pare saranno presto sbloccati non solo
i fondi conquistati lo scorso agosto al tavolo regionale dal civico sodalizio,
soldi ancora esistenti solo su una “lettera di intenti”, ma altri fondi verranno
finanziati per dare sollievo alla popolazione stremata da un lunghissimo
periodo di disservizio. Bisognerà porre in essere i lavori con una certa
celerità, affinchè l’estate non sorprenda ancora una volta la frazione Marina
in mezzo ad un mare di problemi.
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