lunedì 22 gennaio 2018

Centro di accoglienza. Piserà (Lega): "Nicotera rischia di diventare una nuova Rosarno".



Nicotera. L’imminente chiusura del Centro di accoglienza per migranti di  Briatico e il trasferimento degli ospiti presso la nuova struttura di Nicotera comincia a sortire degli effetti anche nel mondo politico. Il primo a scendere in campo è Antonio Piserà, originario di Tropea, segretario provinciale della Lega. Una tematica, questa della gestione dei Centri di accoglienza, affrontato dal partito di Matteo Salvini con particolare attenzione. Piserà punta soprattutto a mettere in evidenza il fatto che la Costa degli Dei, forza economica trainante dell’intero territorio, grazie all’industria del turismo, è sulla via del tramonto, grazie a una “politica scellerata dell’accoglienza”. Il territorio, secondo Piserà, doveva essere salvaguardato in tal senso, «evitando che nelle maggiori località turistiche fossero aperti dei centri di accoglienza che possono solo danneggiare il contesto ospitante». E così, spiega il referente della Lega «da Briatico a Nicotera, passando per Tropea e Ricadi, il turismo sfiorirà fino a sparire del tutto. Non è infatti un caso- precisa- che i tour operator prima di indirizzare i propri clienti nelle varie zone si informano se vi sono centri per migranti nel circondario, in quanto tali strutture conferiscono degrado al territorio». Ma il giovane politico salviniano preferisce focalizzare l’attenzione sul neocentro di Nicotera, e non nasconde il suo sconcerto, per una decisione, «evidentemente caduta dall’alto», osserva, «che finirà per cagionare non pochi problemi all’intero contesto». Gli chiediamo di argomentare meglio la sua posizione. «Nicotera- spiega- si trova in punto geografico che la rende assai vulnerabile, ovvero la vicinanza a Rosarno, bomba orologeria sempre pronta ad esplodere (il riferimento è alla corposa comunità africana, talvolta riottosa, che vive nella città in provincia di Reggio). La contiguità con la realtà rosarnese doveva essere una delle motivazioni per cui Nicotera andava esclusa da un progetto del genere. A questo punto- prosegue- non posso non sospettare che vi sia un disegno occulto per affossare Nicotera». Il j’accuse di Piserà, preoccupato per le sorti della cittadina costiera, è rivolto anche alla Terna prefettizia attualmente alla guida del Comune di Nicotera:  «Se avessero aderito allo Sprar- spiega- Nicotera sarebbe stata risparmiata grazie ad una clausola di salvaguardia che avrebbe impedito un arrivo così massiccio di migranti, ma al limite ne sarebbero arrivati al massimo 27. Invece adesso la cittadina non diventerà altro che l’appendice del degrado rosarnese». Il futuro immaginato dal politico salviniano è decisamente a tinte fosche: Nicotera, a suo dire, doveva essere dispensata da tale decisione, in quanto è una realtà già malamente gravata da altri problemi connessi con la criminalità e la sicurezza, ma anche alle prese con un’economia boccheggiante. Alle criticità imperanti- osserva- si andrà ad aggiungere «il degrado che inevitabilmente questi ospiti porteranno, come è successo a Briatico, dove queste persone avevano una condotta spesso al di fuori delle regole del vivere civile, bivaccando sulle spiagge e denudandosi, creando il deserto intorno, e molto spesso hanno oltrepassato la soglia che conduce all’illegalità. Tutto ciò ha contribuito a distruggere il turismo briaticese».
L’esponente leghista vuole comunque precisare di non avere nulla contro i migranti, anch’essi vittime di un sistema più grande di loro. Il suo biasimo è rivolto alla malagestione del Governo: «Il piano Minniti- osserva- non è altro che un organigramma del nuovo capitalismo che importa manovalanza a basso costo, finalizzato allo sfruttamento di queste persone. Un progetto che finirà per legalizzare il lavoro nero, come già succede da decenni a Rosarno e in altre realtà, a tutto svantaggio del territorio che diventerà sempre più degradato». Nicotera, rimarca, "si sta incamminando verso lo stesso destino di Briatico, con sfaccettature, se vogliamo, anche più drammatiche, in quanto gli ospiti del centro rischiano di diventare gli operai della ndrangheta".  Appare inoltre scandaloso, a suo avviso, il fatto che una struttura del genere sia stata aperta nel cuore della città, a due passi dalle scuole: «Doveva essere garantito almeno un minimo di tutela per la cittadinanza».  La questione nicotera, aggiunge infine, sarà portata subito dopo il 4 marzo all’attenzione del nuovo governo, perché la filosofia della Lega è: «come unico interesse prima gli italiani», in questo caso, prima i nicoteresi.  

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