venerdì 19 gennaio 2018

Nicotera. Apre il Centro di accoglienza. Arrivati i primi 50 migranti.



Nicotera. Il pullman con a bordo i cinquanta migranti provenienti dal centro di accoglienza di Briatico è giunto a Nicotera verso le due e un quarto del pomeriggio di ieri. Il mezzo, scortato dalla Polizia, ha trovato ad attenderli, davanti all’Hotel Miragolfo, i Carabinieri della locale stazione e la Polizia municipale. Gli ospiti sono tutti maschi, giovani, dai diciotto ai trent’anni. Provengono, per la maggior parte, dall’Africa Subsahariana, ma vi sono anche dei pakistani e altri asiatici, prevalentamente musulmani, tuttavia tra di essi vi è chi professa la religione cattolica. Le persone arrivate ieri rappresentano la prima tranche: sono previsti altri due arrivi, infatti il Centro ospiterà in tutto 140 persone. Con la giornata di ieri, quindi, gli insistenti rumors dell’apertura di un centro di accoglienza a Nicotera, hanno assunto le fattezze della concretezza, trasformandosi in realtà. L’Hotel Miragolfo, magnifico albergo a quattro stelle chiuso da anni, riapre i battenti per una causa umanitaria. Ieri sera i suoi sontuosi lampadari da reggia imperiale illuminavano la hall, mentre gli ospiti, non appena arrivati, già abbandonavano la superba dimora per familiarizzare con la città.  La notizia dell’apertura del Centro di accoglienza, già un anno fa, non era stata accolta in paese con particolare entusiamo; anzi, l’dea di avere nel cuore di Nicotera una struttura del genere aveva sortito una certa apprensione nei cittadini, relativamente alle quesioni di integrazione e sicurezza, in un contesto già gravato da una serie di problematiche connesse a un tessuto sociale disgregato e impietrito dalle azioni della criminalità organizzata. Sull’intero iter che ha portato a questa determinazione, è sempre stato steso un velo di silenzio, difficilissimo da squarciare. Tutta la questione, dall’inizio alla fine, è sembrata una faccenda dai contorni misteriosi, e un po’ privati, in cui cittadini e giornalisti non erano tenuti a ficcarci il naso. Infatti, fino all’ultimo momento Nicotera è rimasta all’oscuro di tutto; e una bella mattina (quella di ieri), ha scoperto di avere in pieno centro una struttura di accoglienza per migranti, che arriverà a contare 150 maschi adulti. Qui vi alloggeranno gli ospiti del Centro di Briatico, destinato alla chiusura dopo le note vicende giudiziarie che hanno condotto il prefetto di Vibo, Guido Longo, a commissariarlo.
La struttura nicoterese sarà gestita dall’associazione culturale agrigentina Acuarinto, che da circa un ventennio opera nel settore, ed è legata alla Gepsa, multinazionale francese specializzata nella gestione delle carceri francesi, e che è, a sua volta, controllata, attraverso la Cofely Italia, dalla Gdf Suez, oggi Engie, un colosso mondiale dell'energia, al secondo posto per fatturato nel 2013 con oltre 80 miliardi di euro. La Gepsa, in Italia, riesce ad aggiudicarsi molti appalti nel settore dell’accoglienza, grazie anche al sodalizio con la nostra Acuarinto, a cominciare dal Cie di Roma, a Ponte Galeria, a quello di via Corelli a Milano al Cara di Castelnuovo di Porto. Come evidenziato dal Quotidiano, in un inchiesta di un anno fa, “la Gespa, cavalcando quel cavallo di Troia che era l’Acuarinto, ebbe vita più semplice, un bel passe-partout dal nome italianissimo per iniziare la florida stagione della mietitura dei successi” nel campo dell’accoglienza migranti nel Belpaese, sempre pronto a spalancare i suoi porti alle navi cariche di speranze e nuove risorse.
Nicotera, che stamattina si sveglierà con gli inattesi ospiti, dovrà cominciare a fare i conti con una nuova realtà, di cui l’integrazione è la vera chiave per conviverci al meglio.

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