martedì 26 luglio 2016

Rizzo (Ambiente) e Pallaria (Lavori Pubblici) a Nicotera per parlare con i manifestanti.




Nicotera. Come promesso ai manifestanti seduti sui binari nella convulsa mattinata di domenica, ieri mattina è giunto a palazzo Convento, per interloquire con i manifestanti, Domenico Pallaria, capo Dipartimento Ambiente alla Regione. Al dirigente regionale si è poi aggiunta la presenza dell’assessora all’Ambiente Antonella Rizzo. L’arrivo dei due esponenti regionali nella sala consiliare permanentemente presidiata, sebbene armati di buone notizie ed ottime intenzioni, rappresenta solo un punto di partenza a favore della causa della protesta, ma non certo ancora una vittoria. I manifestanti hanno chiaro in mente che la lotta è lunga. Sono fin troppo disillusi da cedere alle lusinghe delle promesse. Si mira ai fatti, si mira all’ottenimento di risultati concreti. I problemi posti sul tappeto ieri mattina sono stati quelli che abbiamo imparato a conoscere bene in questi giorni: mare sporco, acqua dei rubinetti sporca. A prendere la parola è stato l’ingegnere Tonino D’Agostino, che ha sottoposto ai rappresentanti della Regione tutte le problematiche del territorio. L’ingegnere Pallaria ha cominciato il suo discorso con un breve excursus storico dell’annosa questione acqua nella regione, focalizzandosi poi sul territorio nicoterese. Inevitabilmente è entrata nel discorso la Sorical, l’ente che gestisce l’approvvigionamento idrico in Calabria. Pallaria ha garantito un lavoro di filtraggio per abbattere il manganese oltremodo presente nelle acque. A ciò, a parere del dirigente regionale, è probabile si aggiunga la contaminazione correlata alle infiltrazione di sostanze organiche nella rete idrica fatiscente. E poi ancora l’oscura questione del mare. Difficile decifrare, per la loro complessità, tutte le cause dell’inquinamento. Sotto la lente di ingrandimento la Iam e l’Arpacal. L’assessora Rizzo ha annunciato che l’ente regionale per l’Ambiente è pronto a effettuare analisi suppletive. Per quanto riguarda la Iam l’assemblea ha proposto ai dirigenti regionali che venga fatta una caratterizzazione dei fondali con carotaggi, per indagare sulla presenza, sulla natura e sulla quantità dei contaminanti presenti. Tornando all’acqua che arriva nelle case, i presenti hanno convenuto sulla necessità dell’immediata realizzazione di due pozzi che andranno ad approvvigionare la frazione Marina. La Regione, ha precisato Antonella Rizzo, supporta il comune nella realizzazione di tali opere, mentre grande è stata la sua sorpresa nel prendere atto che l’amministrazione in carica non aveva mai provveduto a rifornire il paese con autobotti. Al tavolo tecnico di venerdì in prefettura, cui siederà una delegazione di manifestanti, ci sarà anche l’ingegner D’Agostino, individuato dall’assemblea come il tecnico di fiducia che dovrà seguire l’iter che porterà alla realizzazione delle opere in oggetto, e l’ingegner Ciampa dell’ufficio tecnico di Nicotera. A lui la Rizzo ha affidato il compito di redigere una scheda tecnica con l’indicazione delle varie criticità e la richiesta dei lavori da fare. Tra questi i collettamenti fognari da realizzare in alcune zone del capoluogo che ne risultano ancora sprovvisti. Da sottolineare la presenza dei sindaci di Limbadi, San Calogero e Vazzano, la presenza del consigliere regionale di maggioranza Vincenzo Pasqua, e l’incredibile assenza del sindaco di Nicotera. “E’ assurdo che non sia presente il sindaco”, ha osservato l’assessora all’Ambiente. Un’assenza che se, da un lato, ha rivelato la codifica della sfiducia da parte dell’assemblea cittadina, ha mostrato, dall’altro, una “colpevole” latitanza, che aggiunge un altro elemento ai capi di accusa che i cittadini scagliano contro Franco Pagano.

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