Questo articolo è uscito il 13 luglio 2017.
Nicotera. Niente
di nuovo, a parere dell’Arpacal, sotto il sole cocente di questi giorni. Si,
perché la nota che il Dipartimento provinciale Arpacal di Vibo Valentia ha
inviato ieri mattina al commissario prefettizio del Comune di Nicotera e al
prefetto di Vibo Valentia chiarisce che l’inquietante colore che imbratta il
blu del mare in questi giorni altro non è che una vecchia conoscenza del
litorale costiero nicoterese, ovvero la fioritura algale. E’ la stessa Angela Diano, dirigente del Dipartimento
di Vibo, che argomenta sullo stato dell’arte. “A seguito della segnalazione di
colorazione anomala delle acque antistanti il litorale di Nicotera- spiega la Diano-
il Dipartimento di Vibo Valentia ha acquisito il 31 maggio un primo campione di
acque di balneazione prelevato dalla Guardia Costiera nel tratto di mare
antistante la stazione di sollevamento (Tam Tam) del comune di Nicotera che
evidenziava, all’analisi microscopica, una fioritura microalgale. Anche nelle
giornate successive diverse segnalazioni comunicavano il perdurare
dell’alterazione del colore delle acque. Si acquisivano, pertanto, ulteriori
campioni sui quali sono state effettuate le analisi microbiologiche, chimiche e
microscopiche”. L’analisi microscopica sui campioni pervenuti all’Arpacal e
prelevati dai Carabinieri di Nicotera il 7 e l’8 giugno (nei pressi del fosso
S. Giovanni), e il 9 giugno (tratto di
mare antistante il lido “La rotonda” e a sud della struttura turistica Sayonara
sul lungomare di Nicotera, prelevati
dalla Guardia Costiera di Nicotera), “hanno
confermato la presenza di un’intensa fioritura in atto”. Il nome scientifico
dell’alga infestante è Gymnodiumin
litoralis, si tratta di una microalga non tossica. Ma i controlli non sono
finiti qui; infatti nella giornata di lunedì 12 i tecnici del Dipartimento,
impegnati nell’attività di controllo per il monitoraggio delle acque di
balneazione, “hanno riscontrato la persistenza del colore anomalo delle acque
di balneazione alla foce del fiume Mesima che si estendeva verso nord fino
all’area di balneazione denominata “800 m sud lido Sayonara” e hanno prelevato
ulteriori campioni”. Le analisi microscopiche attestano il perdurare della
fioritura. Solo a 200 metri a destra del fiume Mesima” è stata rilevata una
carica significativa di escherichia coli (450 mpn/100 ml).
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