Nicotera.
Le
classi saranno accorpate. Su questo punto non si transige. Questo, in parole
povere, l’esito dell’incontro tenutosi ieri mattina nel palazzo della Regione
tra il Commissario Adolfo Valente e il dirigente del Dipartimento regionale
scolastico Diego Bouchè. Non c’è modo di aggirare la normativa in merito. In
Calabria, ha spiegato Bouchè, era previsto un taglio di 300 posti di insegnante,
e solo grazie a una lunga contrattazione effettuata dai dirigenti regionali
nella sede ministeriale si è riusciti a giungere a un “risparmio” di 60
posti. Un taglio quindi di 240 docenti, direttamente proporzionale al pauroso
calo demografico che sta vivendo la Calabria, una regione costellata di
problemi d’ogni sorta, non ultimo l’incredibile emorragia demografica: la
Calabria perde 5950 studenti l’anno. Colpa della denatalità o del fatto che
molti ragazzi, con ogni probabilità, si trasferiscono oltre regione al seguito
della famiglia. Stante così la situazione tutte le scuole sono destinate a
subire l’accorpamento delle classi e a veder diminuito il numero degli
insegnanti. Nel caso di Nicotera, rispetto allo scorso anno la scuola media ha
perso ben venti alunni. Dei 165 della seconda media dell’anno scolastico
2015-2016 ne approderanno in terza 145. Venti di loro si sono volatilizzati. Questi
sono i numeri. Dunque, il problema è che adesso il Comune deve trovare il modo
di adeguare, ancora una volta, la struttura che ospita la scuola. Nell’ufficio
di Bouchè, planimetrie dell’edificio alla mano, si è cercato di trovare una
soluzione. Carmelo Ciampa, dirigente dell’ufficio tecnico comunale, presente
all’incontro a Catanzaro, si è portato il lavoro a casa: in tempi brevi
bisognerà uscire da questo empasse. Sarà necessario buttare giù dei muri, forse
si abbatteranno degli sgabuzzini. Le aule conteranno rispettivamente 31 e 21
ragazzi. Altro discorso per le prime. Qui le cose sono un po’ più complesse, perché,
benché gli alunni siano 42, vi sono, tra essi, cinque ragazzi con disabilità.
Il Commissario Valente ritiene che queste classi debbano trovarsi al piano
terra, attualmente adibito per altri scopi; creare quindi più spazi ed altri bagni. Costo
dei lavori: non meno di cento mila euro. Rimane ancora l’incognita Asp e la
questione dell’assenza del certificato sulla destinazione d’uso dell’edificio.
A breve, un incontro tra il Commissario Valente, il dirigente dell’Asp Cesare
Pasqua e la preside Marisa Piro dovrebbe affrontare questa nuova spinosa questione.
Nessun commento:
Posta un commento