Questa intervista è uscita il 17 maggio 2017.
Nicotera.
Dal
Giudice di pace al Centro per l’accoglienza dei migranti, dall’anagrafiche
tributaria al nuovo organico di palazzo Convento. Sono tanti i punti toccati
dal commissario Nicola Auricchio, membro della terna prefettizia attualmente
alla guida della casa municipale nicoterese, nell’intervista che segue. La
prima domanda che gli abbiamo rivolto riguarda il famigerato Centro per
l’accoglienza dei migranti che, secondo rumors sempre più insistenti, dovrebbe
presto essere allocato in una struttura alberghiera nicoterese.
«La terna commissariale-
ha argomentato Nicola Auricchio- è stata convocata in Prefettura, proprio
perché l’ufficio territoriale del Governo voleva avere contezza della
situazione, capire se, cioè, Nicotera ha la disponibilità per accogliere un Centro
per migranti. La risposta, al momento, è stata negativa, in quanto in città non
esistono delle associazioni in grado di occuparsi di una realtà del genere.
Anche se in generale, in tale ambito, le associazioni bypassano i Comuni ed
entrano direttamente in contatto con la Prefettura, la Commissione non ha notizie
in questo senso: nessun Centro di accoglienza è previsto debba nascere a
Nicotera. Anche perché, con il decreto ministriale “spalma migranti”, gli
ospiti dovrebbero essere tre ogni mille abitanti: Nicotera fa sei mila
abitanti, potrebbe accoglierne quindi solo 18, una cifra irrisoria in relazione
ai numeri delle persone che arrivano sulle nostre coste. La commissione
smentisce, dunque, le voci insistenti che circolano in paese ormai da mesi».
-Parliamo
dell’organico di palazzo Convento. Abbiamo assistito nei giorni addietro
all’uscita di scena del segretario Vincenzo Calzone e dell’arrivo del nuovo
responsabile dell’ufficio monocratico, Amelia Mariano Pagano. Ci sono altre
novità?
«Si. Sono in arrivo
altre quattro unità. Nell’ufficio tecnico avremo presto il funzionario
sovraordinato Marcello Romano, già dirigente dei Lavori Pubblici al Comune di
Reggio Calabria. Il Comune ha la necessità di portare a termine numerose e
importanti incombenze: il Piano regolatore, il Piano spiaggia, le concessioni
edilizie, le nuove concessioni demaniali della spiaggia. C’è il bisogno di
implementare il lavoro dell’ufficio tecnico anche in vista del rilancio
turistico di Nicotera».
-Ciò
vuol dire che l’attuale responsabile dell’ufficio tecnico, Carmelo Ciampa,
vedrà depotenziate le sue prerogative, poiché sarà alla direttive del dottor
Romano?
«Le ho già risposto».
-Le
altre unità in quale ambito sono previste?
«Avremo
altre due figure nella Polizia municipale. Sono due funzionari della Polizia
provinciale di Reggio Calabria. Il loro sarà un compito fondamentale: dovranno
infatti vigilare in fatto di acqua e sversamenti in mare. Due questioni, come
sappiamo, di grande importanza. Per quanto riguarda il mare, l’opera di
vigilanza è in linea con quanto stabilito di concerto con il governatore
Oliverio a Nicotera, lo scorso aprile, e cioè che anche la polizia municipale
dovrà vigilare per individuare eventuali sversamenti abusivi in mare. Per
quanto riguarda la questione acqua potabile, anche qui il Comune si propone di
monitorare i consumi di acqua, a volte inspiegabilmente eccessivi, tipo di
notte, dove in Marina, in queste settimane, si è registrato il consumo di 10
litri di acqua al secondo. Avremo poi una nuova figura nell’ufficio
finanziario. Un’area, anche questa, in cui urgono degli interventi: stiamo
lavorando per l’anagrafe tributaria telematica, creando una comunicazione on
line con i cittadini. In generale il settore tributi richiede una grande
revisione».
-La
videosorveglianza. Tema sempre attuale a Nicotera che ha l’eterno problema
della sicurezza.
«Anche in questo senso
cui siamo attivati. Stiamo elaborando e presentando un progetto per poter
attingere ai fondi Pon, secondo le direttive del Ministero dell’Interno in
ordine alla sicurezza».
-Il Giudice di pace. Altro tema attuale. Ci sono novità in merito?
«La riapertura in città
dell’ufficio del Giudice di pace ha dei costi non indifferenti, che rappresentano
per il Comune dei costi notevoli. Sarà necessario, infatti, distaccare due
dipendenti al servizio dell’organo decidente, senza contare le spese di
manutenzione dei locali. Una spesa importante per un comune oberato di problemi
da risolvere. Ciò nonostante abbiamo deciso di convocare una riunione alla
quale saranno invitate le forze politiche cittadine e le associazioni, per
concertare insieme una decisione. A giorni renderemo pubblico l’avviso
dell’incontro in cui i cittadini potranno confrontarsi, in ordine all’apertura
del’ufficio del Giudice di pace, con la terna prefettizia».
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