Questo articolo è uscito il 6 luglio 2017.
Nicotera.
Nuovi
disagi in arrivo per gli utenti delle Poste. Infatti l’Azienda delle
Telecomunicazioni ha deciso che il sabato mattina a Nicotera gli uffici postali
resteranno chiusi. Una decisione che sta generando non pochi malumori in paese,
in quanto ai disagi già esistenti nell’ufficio postale (piccolo, afoso,
sottodimensionato per quanto riguarda il personale), ora si aggiunge anche
quello relativo alla chiusura del sabato. Gli utenti per usufruire del servizio
saranno costretti a recarsi a Joppolo e a Limbadi, che invece il sabato non
chiuderanno. Una decisione considerata dai cittadini, che si soffermano a
leggere il cartello affisso sulla porta d’ingresso, quanto meno illogica,
perché Nicotera è sicuramente più popolosa delle viciniore Limbadi e Joppolo.
Ma non solo: la cittadina costiera vede in estate triplicare le presenze
estive. I disagi, quindi, sono previsti non solo per i residenti, ma anche per
i turisti che arriveranno. Tale orario resterà in vigore fino al 31 agosto e i
cittadini nicoteresi, già alle prese con i vari disservizi elargiti da Poste
Italiane a Nicotera, dovranno abituarsi ad un nuovo problema. Eppure, secondo
il decreto ministeriale Gentiloni, presentato il 26 giugno 2007, concernente il
piano di rimodulazione delle aperture giornaliere ed orarie che gli uffici
postali dovranno osservare durante la stagione estiva, vi sono delle precise
regole che non si possono eludere. Nel programma di rimodulazione delle
aperture estive vi è espresso divieto di applicare riduzioni giornaliere o
orarie nei Comuni con popolazione uguale o inferiore ai 5.000 abitanti con un
solo Ufficio Postale ( Nicotera conta più di sei mila abitanti). Si contempla
inoltre il divieto di riduzioni giornaliere e orarie se ad almeno 10 km di
distanza non c’è un ufficio postale regolarmente aperto e collegato con il
trasporto pubblico (e non è, ancora, una volta, il caso di Nicotera). E ancora,
dulcis in fundo, la riduzione giornaliera ed oraria di apertura al pubblico
degli sportelli degli uffici postali non può essere attuata nei Comuni a
prevalente vocazione turistica, ma, anzi, è necessario “considerare la
possibilità di orari ampliati, d’intesa con i sindaci”. Dunque la decisione dei
vertici delle Poste parrebbe non essere in linea con il decreto ministeriale in materia. La
commissione straordinaria alla guida di palazzo Convento non è indifferente
alla decisione dei vertici dell’Azienda delle Telecomunicazioni e con ogni
probabilità si interesserà alla cosa, questo il senso delle parole del
presidente della Commissione straordinaria, Adolfo Valente.
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