martedì 23 ottobre 2018

Post voto. Pino Marasco: "Mai più contro il Quorum. A Maggio solo se dovrò competere con un'altra lista"


Nicotera. Dopo una notte insonne, passata a rimuginare sulla sua sconfitta contro il quorum, il peggiore dei rivali, la mattina di lunedì è cominciata, per Pino Marasco, all’insegna, di una rinnovata grinta e della voglia di non darsi per vinto. «Considero la partita di ieri solo il primo turno», ha detto l’ex aspirante sindaco, che ha aggiunto: «Il ballottaggio sarà alla prossima tornata elettorale», quando, cioè, gli elettori saranno chiamati alle urne per le consultazioni europee, tra maggio e giugno del 2019. Dopo un breve periodo di riposo, per recuperare le energie ampiamente profuse nella campagna elettorale appena finita, intende rimettersi in sella e ricominciare la battaglia. Intanto, aggiungendo i tre pezzi mancanti della sua lista, fino a portarla a dodici, e poi tentando di definire meglio il programma elettorale, operando un lavoro più incisivo, continuando a incontrare i cittadini e ad accogliere le loro istanze. Pronto dunque a ripetere l’esperienza, ma con una clausola ineludibile: se al prossimo appuntamento elettorale il suo competitor sarà ancora il quorum, Marasco batterà ritirata, in quanto a duellare con il più rognoso degli avversari non ci pensa nemmeno.
Per il momento egli si ritiene soddisfatto del risultato raggiunto. «Sono commosso», ha detto domenica sera, poco prima della chiusura delle urne, «del consenso accordatomi dai nicoteresi, considerando il clima difficile in cui vive la città, e che il senso di sconforto è molto forte tra i cittadini». In effetti, Marasco è riuscito a portare alle urne 2093 persone, il che è un dato di tutto rispetto, anche se la sua lista era unica in campo. Un bel pacchetto azionario che intende investire politicamente, oltre che, per sua stessa ammissione, lo considera una risposta rivolta a chi, fin dagli esordi della campagna elettorale, gli aveva espresso sfiducia.
Un’analisi del voto permette di stabilire che le frazioni hanno risposto più che bene alla chiamata alle urne. L’unica in controtendenza è la Marina, da dove è giunta qualche delusione. Il candidato Antonio La Malfa è riuscito a intercettare solo 222 preferenze su un totale di novecento votanti, mentre altre 82 gli sono giunte da altri seggi. 45 voti in tutto sono invece andati ad Alex Cocciolo, nonostante il giovane fosse stato epurato dalla lista, da parte dello stesso Marasco, dopo la scoperta della frequentazione di un gruppo anti Forze dell’ordine e stampa gestito da un esponente del clan Mancuso.
Ora tutto dipenderà dalle decisioni dei suoi rivali mancati: quelli che avrebbero dovuto presentare una lista, lo scorso settembre (ma all’ultimo minuto ogni intenzione è evaporata). E cioè l’evergreen Antonio Ricottilli e il Pdino Rino Isaia. Insistenti rumors danno quest'ultimo al lavoro con la sua compagine per allestire una squadra attrezzata per annientare i nemici in campo. Mentre il gioviale ed affabile professore Ricottili, giornalista ed ex sindaco di Nicotera, accarezza ancora il sogno di riprendersi la più ambita poltrona di palazzo Convento. Altri potrebbero già essere segretamente al lavoro. In ogni caso, meglio il più accanito degli avversari che l’insormontabile quorum.

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