Nicotera.
Una
soleggiata domenica mattina si è trasformata in un incubo per la signora D.V.,
60 anni. Era appena uscita dalla messa delle 11.30 quando, in un momento di
distrazione, è caduta a terra, sbattendo con il viso sull’asfalto. La signora è
stata prontamente soccorsa dai passanti, i quali hanno chiamato immediatamente
la Guardia medica. Due dottoresse sono giunte sul posto, prestando le prime
cure alla signora e nel contempo allertavano il 118. Erano le 11.45. La scelta
dei due medici è stata quella di non far muovere la signora per non arrecarle
ulteriori traumi, e quindi di spostarla unicamente per caricarla sull’ambulanza.
Il 118, però, tardava ad arrivare. E’passata mezz’ora, poi tre quarti d’ora,
un’ora. E l’ambulanza non arrivava. Il mezzo è giunto sul posto solo alle 13, e cioè un’ora e un quarto dopo la prima
chiamata da parte dei medici di Guardia. In tutto quell’interminabile lasso di
tempo, la signora è rimasta a terra, sotto il sole, confortata dalle dottoresse
e dagli astanti che cercavano di infonderle tranquillità. La malcapitata ha
riportato un trauma allo zigomo, e tuttora si trova ricoverata in ospedale per
ulteriori accertamenti. Per fortuna niente di irreparabile, anche se la ferita continua a cagionarle dolori lancinanti. Dovrà sottoporsi a delle specifiche visite maxillofacciali.
Si è
ripetuta la storia di sempre in fatto di servizio di emergenza urgenza. Non
essendo la cittadina medmea dotata di una postazione di 118, i soccorsi sono
arrivati con inaccettabile ritardo. D'altronde il primo ospedale dista da
Nicotera 29 kilometri. E 29 kilometri all’andata e 29 al ritorno sono 58, per
un totale di un’ora e mezza di percorso a voler essere ottimisti. Nel caso
della signora è giunta in ospedale a due ore dalla caduta.
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