mercoledì 4 dicembre 2013

Le strade di Nicotera e di Limbadi: ecco uno spaccato della (disastrata) viabilità vibonese.









Nicotera. Le foto qui pubblicate hanno il compito di mostrare le condizioni delle strade provinciali di Nicotera e Limbadi. Foto molto eloquenti, come può osservare il lettore, per le quali qualsiasi parola o commento sarebbero superflue. Da sole infatti bastano a raccontare lo stato in cui si trovano delle carreggiate abitualmente percorse da centinaia di automezzi. Nel cuore di queste strade infatti è possibile imbattersi in fosse che sembrano crateri. Tali buche costituiscono un vero e proprio pericolo per l’incolumità dell’automobilista, costretto ad effettuare pericolose manovre, pur di evitare che l’autoveicolo ci finisca dentro. Se poi tale sciagurata evenienza dovesse verificarsi, il guasto per l’automezzo è certo. In tal caso, tentare di farsi pagare il danno dall’ente provincia per il mancato rattoppamento delle buche, è tempo perso, in quanto, com’è noto, l’ente non dispone più del becco di un quattrino.
Le strade di Limbadi e Nicotera mostrano uno spaccato della viabilità vibonese decisamente dissestato. Eppure le strade rappresentano i collegamenti, anche e soprattutto commerciali. Percorsi che andrebbero tutelati e sistemati ogni qualvolta che l’usura o gli agenti atmosferici tendono a deteriorarli, perché essi permettono all’economia di girare.
Strade limbadesi Soffermiamoci per esempio sulla via Nicholas Green, a Limbadi. Tale arteria serve direttamente la zona industriale. Si pensi che la famosissima azienda Caffo si trova su questo percorso. La Nicholas Green è collegata a via delle Fosse Ardeatine. Strada percorsa da grossi mezzi, anch’essi costretti a funamboliche manovre pur di evitare i crateri. Eppure si tratta di un percorso strategico, perché permettere di raggiungere la strada che conduce a Rosarno, e dunque lo svincolo autostradale. Se questa strada è costellata di buche, la strada provinciale è in condizione a dir poco spaventose: sembra Beirut dopo un bombardamento aereo. Eppure è una strada abitualmente percorsa da centinaia di persone nonché da grossi mezzi adibiti al trasporto delle merci. Un’incognita insomma affrontata  da molti impavidi cittadini.
La “variante” Limbadi-Nicotera La menzione speciale spetta comunque alla famosa “variante”, di recente costruzione. Trattasi di una lunga arteria che collega Nicotera a Limbadi. Una parte di essa tende vistosamente a prolassare. Molti interventi sono stati effettuati su questa strada per il continuo dissesto cui era soggetta, in due diversi punti. La vera grande incognita di quella strada è che passa sul fosso Gattota, che durante le piogge assume le dimensioni di una fiumana: una vera e propria bomba idrogeologica. Il passaggio delle acque del Gattota infatti viene progressivamente ostruito di detriti e vegetazione. Cosa potrebbe accadere se le acque del Gattota si ingrossassero pericolosamente a causa delle piogge torrenziali?
Benché siano state costruite delle gabbie di contenimento, per arginare l’eventuale esuberanza della fiumana, la carreggiata continua pericolosamente a prolassare, e la sua tenuta sembra sempre essere a rischio.
Inaugurata nel novembre 2007, durante l’amministrazione provinciale Bruni,  già a gennaio del 2008 mostrava segni di cedimento. Tanti gli interventi riparatori. Gli ultimi lavori risalgono al maggio del 2009, quando un bordo della strada minacciava di sgretolarsi.
Se Limbadi piange, Nicotera non ride La situazione a Nicotera non appare certo migliore. La cosiddetta “variante” che permette agli automobilisti che giungono da Tropea di recarsi a Nicotera Marina o a Rosarno, sfoggia delle fosse di tutto rispetto che hanno poco da invidiare ai crateri limbadesi. L’effetto della pioggia ha poi reso ancor più profonde ed estese tali buche; anche qui la pavimentazione stradale appare dissestata: ciò crea disagi alla percorribilità delle autovetture costrette a un pericoloso zig-zag. Il comune ha segnalato la cosa all’ente Provincia, il quale non può farsi carico della spesa per la solita motivazione: casse vacanti. Quindi sarà l’ente comunale a dover acquistare  sacchi di bitume per uniformare il manto stradale, così come di recente ha provveduto alla pulizia dei fossi san Giovanni e san Pietro, intervento anche questo che attiene alla Provincia. Per questi lavori il comune invierà all’ente provinciale il conto dei costi dei lavori svolti.
Ciclosi versus Lupi Il Commissario straordinario della Provincia di Vibo Valentia Mario Ciclosi, ha inviato una lettera al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, per richiedere contributi straordinari per interventi urgenti di manutenzione stradale. Servono fondi per la precaria viabilità provinciale.
«Con la presente- scrive Ciclosi- nella certezza di trovare adeguata sensibilità ed attenzione alla grave situazione appena esposta, mi permetto di chiedere un mirato intervento da parte di codesto Dicastero, attraverso l’erogazione di contributi straordinari da poter utilizzare immediatamente in deroga ai vigenti vincoli di bilancio, per far fronte alle prime emergenze in materia di manutenzione stradale sia ordinaria che straordinaria. Considerata l’estensione della rete di competenza (900 Km circa) e lo stato attuale della viabilità, sembra congruo un contributo pari a circa  3 milioni di euro».
Invocazione che si spera non cada inascoltata. Intanto non sarebbe male se la Procura attenzionasse  certe opere pubbliche pronte a sgretolarsi con la prima burrasca. Molti cittadini ne sarebbero felici.





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