Nicotera.
Quello
vibonese è un territorio orfano della provincia, e lo è diventato prima ancora
che il governo centrale proceda, in via definitiva, all’abolizione di tali enti
territoriali. Il grave dissesto finanziario in cui versa la Provincia di Vibo
non consente ai comuni di poter contare su un beneficio economico da parte di
essa. Ma quando tra qualche tempo le province saranno sparite dalla geografia
politica dell’Italia, sarà più complesso per gli enti comunali tutelare le
esigenze e le specialità del territorio. La Cogal Monte Poro (consorzio gruppo
azioni locali) nasce proprio da una concezione di maggiore attenzione alle
necessità del territorio. Si tratta, nella sostanza, di un partenariato che
possa coinvolgere i vari comuni, interni e costieri, del Vibonese, oltre che le
varie associazioni di categoria e le camere di commercio.
E’ il presidente del
consiglio comunale Michele Melidoni a illustrare l’iniziativa.
«L’amministrazione- ha detto Melidoni- ha già posto una firma al partenariato».
Il
progetto verrà posto al vaglio del consiglio per essere pubblicamente
ratificato dal civico consesso. «La cornice di riferimento- ha aggiunto il
presidente- è quella tracciata dal Regolamento Generale dei Fondi e dal Quadro
strategico comunitario, nonché dal Position Paper, relativo a ciascun paese
membro. Dovrà avvenire, auspicabilmente, prima del gennaio 2014 l’approvazione
dei programmi 2014-2020. Mi riferisco agli Operativi Fesr e Fse, di sviluppo
rurale Feasr e Pesca. In previsione di tali scadenze è di assoluta urgenza
organizzare le realtà territoriali per riuscire a sfruttare a pieno tutte le
opportunità che la programmazione europea ci fornirà. Elaborare un progetto che
possa avere i crismi richiesti dalla complessa legislazione d’ambito non è cosa
che un singolo, ente pubblico o privato che sia, possa facilmente ed
efficacemente portare a termine. Atteso, comunque, che l’esigenza principale è
quella di “censire” tutte le singole criticità territoriali per capire dove e
come intervenire e, quindi, in relazione a quali urgenze e visioni strategiche
chiedere finanziamenti alla UE. In questo senso- ha precisato Melidoni- è da
salutare assai positivamente la volontà di coinvolgere in maniera più pregnante
i comuni costieri, che potrebbero essere volano di sviluppo per tutto il
territorio di riferimento. Tengo a sottolineare che ben quattordici realtà
comunali, come Pizzo, Rombiolo, Spilinga, hanno già aderito e ancora c’è tutta
la possibilità perché altri aderiscano».
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