Nicotera.
Conciliare l’inconciliabile. Questo l’improbo compito, alla portata forse un
alchimista, di chi volesse ricomporre il contrasto in seno al partito
democratico nicoterese, considerati i reagenti altamente esplosivi che ne
compongono l’instabile amalgama. Vediamo gli elementi in campo. Da un lato, a
tenere ben ferme le redini del partito c’è Manuel Reggio, segretario cittadino
di ascendenza cuperliana, cioè la parte più tradizionale, radicata e ortodossa
del partito. I vecchi comunisti per intenderci. Questo in termini nazionali.
Quelli locali riconducono al padre Salvatore Reggio, ex sindaco ed esponente
storico del partito comunista prima e di quello democratico dopo. Dall’altro
abbiamo Mimmo Valerioti, di ascendenza renziana, coordinatore cittadino dell’area
nonché ex assessore dell’amministrazione Reggio. I due, Reggio e Valerioti,
durante quella parentesi amministrativa furono protagonisti di durissimi
scontri, mai realmente sanati, che ebbero sfogo plateale anche nel consiglio
comunale. Della medesima area, renziana, il sindaco Francesco Pagano, un tempo
compagno di lotte di Salvatore Reggio, ma ora suo acerrimo rivale, avuto
riguardo di un aspro scontro consumato a suon di comunicati stampa poco
diplomatici, per dirla in punta di fioretto. I tre, accreditati di un ampio
consenso, sono i protagonisti, il sindaco in modo più defilato, della querelle
nata in casa pd e che ha ad oggetto la guida del partito democratico,
evidentemente casa, o “casella”, nobile ed ambita. Considerato che una cornice
politica di riferimento per un’azione amministrativa in essere o “in nuce”, di
qualunque segno sia, è merce assai preziosa di questi tempi, affinchè non si
accendano facilmente i riflettori sulle tante, troppe forse, contraddizioni che
la politica “paesana” alimenta. Detto ciò, sullo sfondo non è dato cogliere il
perché, pur con novanta e più tesserati, della scarsa rappresentanza nicoterese
in seno ai livelli provinciali del partito. Tecnicismi elettorali a parte
Nicotera sembra non “entrare” a Vibo, se non per vie traverse, e ciò lascia
aperti molti e sinistri interrogativi. Comunque alla “conta”, prima o poi, bisognerà arrivarci e,
seppur di un’incollatura, Valerioti con le sue truppe sembra in vantaggio.
Reggio è avvisato.
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