Joppolo.
Tante le persone accorse ad assistere a un consiglio comunale le cui previsioni
sul suo esito sembrano essere plumbee. L’amministrazione gode infatti di una
maggioranza assai risicata, dopo il distacco dalla giunta del gruppo
Ventrice-Calabrese, gruppo definitosi indipendente, e che ha giustificato la
sua defezione adducendo l’eccessiva lentezza cui l’amministrazione esplicava le
varie inderogabili incombenze.
Un gruppo consigliare
quindi che può definirsi l’ago della bilancia dell’intero consiglio, e le cui
decisioni sono determinanti per la stessa “tenuta” dell’amministrazione. Ma
ieri il gruppo transfuga ha votato per l’approvazione di tutti e sette i punti
all’ordine del giorno e, in particolare, ha votato favorevolmente
all’approvazione del bilancio, vero nodo cruciale del civico consesso di
venerdì sera. Il sindaco Giuseppe Dato ha inteso ringraziare il gruppo
indipendente per l’appoggio fornito alla maggioranza.
L’opposizione invece ha
votato no all’approvazione del bilancio. Salvatore Vecchio, capogruppo della
minoranza, ha motivato con un lungo intervento i motivi del voto contrario. «Questo
gruppo consiliare- ha esordito il consigliere Vecchio- si è già occupato della
gestione delle risorse finanziarie di questo Comune e, perciò, in questa sede
non ci resta che ribadire che in questo esercizio finanziario, che si avvia
alla conclusione, vi è stata una reiterata, persistente consapevole violazione
del D.Lgs.18 agosto 2000, n. 267, del regolamento comunale di contabilità e
delle più elementari regole di contabilità pubblica».
Vecchio ha inoltre osservato
che il comune ha effettuato un «ricorso sistematico all’anticipazione di cassa,
richiesta nella misura di 773.000 euro, ossia nella misura del 41% dei primi
tre titoli del bilancio, con un trend spaventosamente negativo ove si pensi che
nel 2011 si è fatto ricorso ad
un’anticipazione di 137.563 euro e di 404.000
euro nel 2012».
Giovanni Burzì, il
delegato al bilancio, ha tenuto a sottoporre all’attenzione del consiglio le
difficili condizioni nelle quali i comuni sistematicamente operano e che
rendano la gestione della cosa pubblica quasi una corsa ad ostacoli. «Occorre
spiegare e parlare ai cittadini- ha detto Burzì- le difficoltà del presente e del futuro: cosa
un’amministrazione può e non può fare per mancanza di risorse. Nessuno ormai
regala nulla; in questi quasi tre anni vissuti come amministratore, mi sono
reso conto che il giorno più facile è sempre ieri» ha constatato amaramente il
delegato per il bilancio, volendo sottolineare la difficoltà con cui opera un
ente, i cui trasferimenti statali sono quasi nulli.
Giuseppe Dato incassa
dunque ben sette si, e per il momento il rischio default sembra sventato, anche
se, c’è da precisare che Joppolo è un comune in trepidante attesa di giudizio,
dopo l’arrivo della commissione d’acceso. Mentre si attende che giunga
dall’alto la decisione finale, l’amministrazione continua ad operare nei limiti
consentiti da una situazione economica generale avvilente. A questo si aggiunga
che è assai complicato amministrare, dopo che due consiglieri si sono
collocati, se non proprio nelle file della minoranza, quanto meno in una
posizione assai strategica e determinante per le sorti della stessa giunta,
mentre con l’opposizione la lotta sembra essere una costante dei consigli
comunali. Come venerdì sera, quando le accuse tra maggioranza e opposizione
rimbalzavano con agilità da uno scranno all’altro; alle accuse di spreco
formulate dalla minoranza, il sindaco rispondeva sfoderando il pezzo forte del
suo contradditorio: quei cinque milioni di euro di debito lasciati in eredità
al comune di Joppolo quando era primo cittadino Salvatore Vecchio, capo
dell’opposizione.
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