mercoledì 8 luglio 2015

Distaccamento sede Vigili del Fuoco a Nicotera non può essere aperta. Manca una pensilina.




Nicotera. Un territorio segnato dal dissesto idrogeologico, quello nicoterese. Marcato da una serie impressionante di fiumane e di fossi che tagliano in due persino i centri abitati, come nel caso di Comerconi. D’estate poi sono molto frequenti gli incendi, appiccati da folli piromani, ma più spesso verificatesi accidentalmente e che si sviluppano nel giro di pochi minuti, grazie alla vegetazione selvaggia che cresce incontrollata. Consapevole delle criticità che caratterizzano il territorio, il Ministero dell’Interno ha previsto un distaccamento del comando dei vigili del fuoco a Nicotera. Dovrebbe avere sede presso la sede Com (centro operativo misto). Il condizionale è d’obbligo perché sulla carta esso già esiste, ma, allo stato dei fatti, la sede non è stata ancora attivata. La struttura è stata costruita almeno dieci anni fa, è costata fior di quattrini e non è ancora entrata in funzione. Da anni Nicotera è una delle sette sedi del Com dislocate nel territorio della provincia di Vibo. Dovrebbe coordinare le attività di protezione civile di una vasta area che abbraccia i comuni viciniori di Joppolo, Limbadi e San Calogero e che d’estate vedono accrescersi di molto la loro popolazione.
Attività molto importanti tra cui l’elaborazione del quadro dei rischi relativi al territorio comunale, prevenzione, informazione alla popolazione e l’organizzazione di esercitazioni. Tutte iniziative necessarie per garantire, in emergenza, la salvaguardia della popolazione e dei beni. 
Nel caso della sede Com nicoterese manca una tettoia per il ricovero dei mezzi. Una struttura necessaria, le cui spese di costruzione sono a carico del Comune. Per questo motivo, il distaccamento volontari della sede provinciale di Vibo a Nicotera chiede al sindaco Franco Pagano, tramite lettera protocollata, di attivarsi per la soluzione del problema. Il costo della pensilina dovrebbe aggirarsi intorno ai 10 mila euro.
A farsi portavoce della richiesta, è Carmelo Longo, giovane Vigile del fuoco precario.
«Che il nostro sia un territorio non privo di criticità è un fatto abbastanza risaputo- si legge nella missiva- La precisa mappatura del territorio fornitaci dal PAI (piano assetto idrogeologico) trasposta nel Piano regolatore del comune, evidenzia poi che, in caso di eventi naturali, molti punti del territorio comunale stesso, si trovano esposti al rischio di frana. E non dimentichiamo infine, altri possibili “eventi” che possono sempre verificarsi, come incendi o crolli e persino emergenze sanitarie di varia tipologia».
Un comune gravato da tali emergenze, allo stato attuale, aspetta l’arrivo di eventuali soccorsi da Vibo Valentia, (tempi di percorrenza: tre quarti d’ora) quando invece l’apertura della sede Com rendere celeri i soccorsi.
«Da un decennio a Badia giace deserta la stessa sede Com- denuncia la lettera- che per essere pienamente operativa necessiterebbe solo di una tettoia coperta dove parcheggiare i mezzi necessari come un camion o un piccolo bob-cat». Una struttura indispensabile che se attivata consentirebbe l’impiego di una ventina di unità tra ausiliari e vigili del fuoco per coprire i quattro turni previsti dalla normativa vigente e che sarebbero trasferiti dalle altre sedi dove oggi prestano servizio. Non male per una città che ha visto progressivamente perdere tutti i suoi presidii. 
Alla luce di ciò, auspicano gli estensori del documento avviandosi alla conclusione, si chiede al sindaco Franco Pagano e alla sua amministrazione «di attivarsi al fine del completamento della suddetta sede Com di Badia, e dell’attivazione del relativo presidio».

Nessun commento:

Posta un commento