giovedì 23 luglio 2015

Mare 7. Parla Giuseppe Mangialavori.



Nicotera. Non si placano le polemiche intorno alla questione mare sporco. Cresce anzi il disappunto dei cittadini che ieri si sono recati a Palazzo Convento per avere delle risposte da parte degli amministratori, in particolare dal sindaco Franco Pagano. Ma le poltrone assessorili erano vuote, così come chiusa è rimasta la porta del primo cittadino.
Intanto la questione del mare è approdata in ambito politico. Dopo la nota diffusa dal consigliere forzista Nazzareno Salerno, a prendere la parola ieri, sulla vexata questio, è stato Giuseppe Mangialavori, consigliere regionale di opposizione.
«Mentre la politica perde tempo nella ricerca di equilibri impossibili in
un Pd lacerato dalle contraddizioni, il nostro mare, ancora una volta, si
presenta  in più punti decisamente malmesso», così esordisce il politico vibonese, ponendo ancora una volta l’attenzione sull’emergenza senza precedenti. «La situazione relativa alle acque marine del tratto Capo Vaticano-Nicotera, per esempio, risulta gravissima e non può lasciare indifferenti», prosegue il consigliere regionale
della Cdl.
Ormai da giorni, per come doverosamente riportato dalle cronache, si registrano segnalazioni, lamentele e disagi collegati alla sporcizia delle acque marine. «La situazione- osserva Mangialavori- risulta
particolarmente preoccupante in quanto tutto ciò arreca gravissimo
nocumento all’ambiente, con particolare riferimento a tutta la fascia costiera del
medio  Tirreno». Per il consigliere regionale, oltre al grave danno arrecato all’ambiente, l’emergenza mare compromette «l’immagine di una delle aree marine più belle e più apprezzate della Calabria, con danni ingenti al turismo che è l’unica o la principale risorsa del territorio».
Ma, alla luce degli ultimi allarmi lanciati da pescatori e gestori dei lidi, in particolare quelli di Nicotera Marina, il turismo sembra ormai irrimediabilmente compromesso, né si intravedono per il momento soluzioni possibili.
Il perdurare di tale situazione, argomenta ancora Mangialavori, «è destinato ad accrescere la condizione di estremo disagio di un comprensorio già minato dalla crisi del settore privato e di quello pubblico. Urge, quindi- afferma Mangialavori- predisporre ogni mezzo necessario alla risoluzione della  problematica in questione, anche mediante lo stimolo circa l’adozione di
tutti i provvedimenti e la sollecitazione degli specifici interventi risolutori».

Per il consigliere di minoranza non è più procrastinabile «un intervento politico-amministrativo volto a focalizzare l’attenzione sulla pulizia delle fiumare».
A tal proposito, Mangialavori annuncia un’interrogazione indirizzata alla Giunta regionale, al fine di sapere «quali rimedi intenda adottare e perché predisponga, con estrema urgenza, un intervento politico-amministrativo presso tutti gli enti e le autorità interessate per il mantenimento della pulizia delle acque marine
di  Capo Vaticano-Nicotera».
La speranza dei cittadini, sempre più disillusi, è che finalmente si faccia chiarezza su una situazione ormai divenuta insostenibile.



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