domenica 11 febbraio 2018

Intercettati i fondi della videosorveglianza. Si tratta del finanziamento per la realizzazione del corso di cucina mediterranea.



Nicotera. Come anticipato dal Quotidiano, la Terna prefettizia alla guida di palazzo Convento ha individuato i fondi necessari per l’installazione della video sorveglianza a Nicotera e frazioni. Una notizia di notevole importanza per la cittadina costiera, in preda alle scorrerie della microcriminalità e colonizzata dai luogotenenti della macrocriminalità. Questo giornale ormai da anni si occupa della questione sicurezza a Nicotera strettamente correlata alla deliquenza dilagante, puntando il dito proprio sull’assenza di un apparato di occhi elettronici deputati a captare eventuali azioni illegali. Ora, finalmente, qualcosa si muove, anche se però è bene tenere i piedi per terra e mettere in conto che, come hanno tenuto a sottilineare i commissari prefettizi,  ogni opera pubblica ha i suoi tempi di realizzazione nonché relativi intralci burocratici.
I fondi intercettati provengono dalla devoluzione del denaro relativo alla “realizzazione della cucina mediterranea con annesso corso di formazione per soggetti svantaggiati”. Si tratta di un finanziamento di 190 mila euro concesso al comune di Nicotera, nel luglio del 2016, dal Dipartimento Affari generali della Regione. Soldi che servivano per una ulteriore ristrutturazione di un locale sito in via Dispensario, sequestrato alla criminilità organizzata. In un primo momento la giunta Pagano dispose che, ultimati gli interventi di riqualificazione, il locale ospitasse l’associazione bandistica cittadina. I municisti, però, hanno dovuto abbandonare, dopo una manciata di mesi, la struttura perché, nonostante i lavori effettuati, vi erano delle grosse criticità relative a infiltrazioni di umidità. La relazione generale descrittiva del responsabile dell’Area tecnica ha attualmente messo in evidenza che la struttura individuata dalla passata amministrazione non è adatta per allocarvi la scuola di cucina. Il rischio era quello di perdere i fondi che, in quanto non utilizzati, dovevano ritornare nelle casse regionali.  Dunque, onde evitare la revoca del finanziamento, si è reso necessario destinare la somma a un altro progetto, e uno dei più urgenti nell’agenda dei commissari è sicuramente quello relativo all’installazione dell’impianto della video sorveglianza, vista e considerata, si legge nella delibera in oggetto, la «difficile situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica del territorio comunale, anche in ragione degli scioglimenti intervenuti», nonché «le difficoltà socio-economiche del paese». La Commissione straordinaria ha ritenuto dunque necessario «impiegare il predetto finanziamento per la prevenzione e repressione dei reati e degli altri illeciti rilevanti per l’ordine e la sicurezza pubblica del territorio comunale». Ora rimane da chiedere alla Regione l’assenso della devoluzione del finanziamento. Una formalità, dopo di che si potrà passare all’atto pratico. Intanto si apprende da autorevoli fonti comunali che il prospetto tecnico dell’impianto è già pronto: i responsabili sovraordinati dell’ufficio tecnico ci hanno già lavorato in attesa che saltassero fuori i soldi necessari.  L’auspicio è che entro l’estate Nicotera diventi, finalmente, una città videosorvegliata.

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