martedì 27 febbraio 2018

Videosorveglianza. C'è l'ok della Regione sul cambio di destinazione dei fondi.



Nicotera. Si è svolto giovedì scorso l’incontro in Regione tra la Terna commissariale, alla guida del Comune costiero, e i responsabili dell’ufficio di presidenza per la questione, ancora in sospeso, della videosorveglianza. Il progetto era rimasto un po’ in stallo a causa di una serie di contrattempi, a cui si sono aggiunti gli interminabili tempi burocratici da parte degli apparati regionali. Ma i Commissari non demordono: sono ben consapevoli che il paese ha bisogno di essere monitorato, e il tema della sicurezza, come sottolineato dal Commissario Nicola Auricchio, è sempre stato al vertice dei propositi della triade prefettizia.
I fondi intercettati, lo ricordiamo, sono quelli destinati alla realizzazione di una scuola di cucina mediterranea. Un progetto promosso dalla Giunta Pagano e foraggiato dalla Regione. La Terna ha inteso stornare tale finanziamento verso la più urgente esigenza di monitorare le vie cittadine. C’è l’ok di palazzo Alemanni in merito al cambio di destinazione dei fondi che si aggirano intorno alle 160 mila euro.
Con l’installazione degli occhi elettronici inizierebbe quel percorso di tutela della sicurezza dei cittadini che prevede, per essere completa ed efficiente, altri importanti step già annunciati dalla Terna, ovvero il potenziamento, in termini di unità, della Caserma dei Carabinieri e l’apertura del Commissario di Polizia. Propositi ambiziosi, in tempi di austerity, ma che si rendono necessari per una cittadina, come quella nicoterese, presa di mira dalla criminalità, nonché centro di coltivazione ed esportazione della marijuana. Le preziose operazioni dei Carabinieri hanno dimostrato che sia il centro storico che le campagne che la circondano nascondono coltivazioni di canapa indiana e laboratori di stoccaggio che lavoravano a tutto spiano per soddisfare la domanda di mercato, fino a che l’arrivo dei Carabineri ha messo fine alle tante piccole fiorenti imprese del malaffare. C’è poi l’audacia della criminalità, piccola e grande, che mostra i muscoli senza ritegno, in una città già fiaccata dalla paura e dall’insicurezza.
In tale quadro allarmante è piombata dall’oggi al domani una nuova realtà, ovvero la nascita di un centro di accoglienza straodinaria, allocato all’interno del lussuoso Hotel Miragolfo, a due passi dalle scuole superiori e dal centro del paese. Il Cas ospita in tutto 150 ospiti, tutti maschi, orientativamente dai 18 ai 30 anni, tutti con l’intenzione di trovarsi un lavoro. Probabilmente Nicotera, da dove i giovani scappano per trovare un’occupazione, prendendo un treno diretto verso il Nord, è il posto meno fortunato per trovare un’occupazione: il rischio, per questi giovani, di essere arruolati tra le file della criminalità è, purtroppo, da tenere in debita considerazione. Ricordiamo che solo due settimane fa un giovane nigeriano è stato beccato dalla squadra mobile di Vibo con quasi mezzo kilo di marijuana in un borsone.
Ecco quindi che la necessità di monitorare un paese dolente si fa ancora più pressante. Nicotera va difesa dal malaffare e tutelata, sostengono di commissari. La speranza è che da Catanzaro chi di dovere si dia una mossa.

Nessun commento:

Posta un commento