Nicotera.
Si
è svolto giovedì scorso l’incontro in Regione tra la Terna commissariale, alla
guida del Comune costiero, e i responsabili dell’ufficio di presidenza per la
questione, ancora in sospeso, della videosorveglianza. Il progetto era rimasto
un po’ in stallo a causa di una serie di contrattempi, a cui si sono aggiunti
gli interminabili tempi burocratici da parte degli apparati regionali. Ma i
Commissari non demordono: sono ben consapevoli che il paese ha bisogno di
essere monitorato, e il tema della sicurezza, come sottolineato dal Commissario
Nicola Auricchio, è sempre stato al vertice dei propositi della triade
prefettizia.
I fondi intercettati,
lo ricordiamo, sono quelli destinati alla realizzazione di una scuola di cucina
mediterranea. Un progetto promosso dalla Giunta Pagano e foraggiato dalla
Regione. La Terna ha inteso stornare tale finanziamento verso la più urgente
esigenza di monitorare le vie cittadine. C’è l’ok di palazzo Alemanni in merito
al cambio di destinazione dei fondi che si aggirano intorno alle 160 mila euro.
Con l’installazione
degli occhi elettronici inizierebbe quel percorso di tutela della sicurezza dei
cittadini che prevede, per essere completa ed efficiente, altri importanti step
già annunciati dalla Terna, ovvero il potenziamento, in termini
di unità, della Caserma dei Carabinieri e l’apertura del Commissario di
Polizia. Propositi ambiziosi, in tempi di austerity, ma che si rendono
necessari per una cittadina, come quella nicoterese, presa di mira dalla
criminalità, nonché centro di coltivazione ed esportazione della marijuana. Le preziose
operazioni dei Carabinieri hanno dimostrato che sia il centro storico che le
campagne che la circondano nascondono coltivazioni di canapa indiana e
laboratori di stoccaggio che lavoravano a tutto spiano per soddisfare la
domanda di mercato, fino a che l’arrivo dei Carabineri ha messo fine alle tante
piccole fiorenti imprese del malaffare. C’è poi l’audacia della criminalità,
piccola e grande, che mostra i muscoli senza ritegno, in una città già fiaccata
dalla paura e dall’insicurezza.
In tale quadro
allarmante è piombata dall’oggi al domani una nuova realtà, ovvero la nascita di
un centro di accoglienza straodinaria, allocato all’interno del lussuoso Hotel
Miragolfo, a due passi dalle scuole superiori e dal centro del paese. Il Cas
ospita in tutto 150 ospiti, tutti maschi, orientativamente dai 18 ai 30 anni,
tutti con l’intenzione di trovarsi un lavoro. Probabilmente Nicotera, da dove i
giovani scappano per trovare un’occupazione, prendendo un treno diretto verso
il Nord, è il posto meno fortunato per trovare un’occupazione: il rischio, per
questi giovani, di essere arruolati tra le file della criminalità è, purtroppo,
da tenere in debita considerazione. Ricordiamo che solo due settimane fa un
giovane nigeriano è stato beccato dalla squadra mobile di Vibo con quasi mezzo
kilo di marijuana in un borsone.
Ecco quindi che la
necessità di monitorare un paese dolente si fa ancora più pressante. Nicotera va difesa dal malaffare e tutelata, sostengono di commissari. La speranza è che
da Catanzaro chi di dovere si dia una mossa.
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