Nicotera.
Solo
due giorni fa avevamo dato notizia, su questo giornale, del disagio vissuto
dagli operatori ecologici di Ionadi che, a causa dei mancati pagamenti dello
stipendio da parte dell’azienda “G.M. dimensione ecologica”, avevano protestato
contro la ditta in questione. In loro difesa era sceso in campo Nazzareno Piperno
della Slai Cobas. Ma ora scopriamo che il disagio interessa altre zone del
vibonese, nello specifico il Comune di Nicotera, anche qui la G.M. detiene
l’appalto della raccolta dei rifiuti. Gli operatori ecologici hanno già
maturato due mesi di stipendio non pagato (dicembre e gennaio) e si avviano
nella terza mensilità. Per questi lavoratori sono giorni durissimi: da due mesi
non vedono il salario e tirare avanti è veramente difficile, con una famiglia
da mantenere. E’ uno di loro a prospettarci la grama situazione in cui si
trovano: «In queste condizioni- spiega- è facile cadere in depressione. Non
portiamo a casa lo stipendio da due mesi, ma le bollette, non aspettano, vanno
pagate, la spesa va fatta, cosa mettiamo sul tavolo da mangiare ai nostri figli?».
Nonostante i mancati pagamenti, gli operai della G.M. continuano il loro lavoro
giornaliero di pulizia della città. «Il senso del dovere nei confronti della
città ci spinge a continuare a svolgere il nostro lavoro, ma non so per quanto
tempo potremo continuare a lavorare senza vedere un soldo», osserva l’operatore
ecologico intervistato, che per ragioni di riservatezza e cautela nei suoi
confronti lasciamo nell’anonimato.
Nei giorni scorsi
questi lavoratori hanno avuto un lungo incontro con la commissaria Michela
Fabio. A lei hanno espresso il loro malcontento, oltre che una ferma richiesta,
rivolta alla triade commissariale, di risolvere quanto prima la questione con
la G.M.
Eppure pare che il
Comune sia perfettamente in regola con i lauti corrispettivi a favore della
ditta: «I pagamenti sono stati fatti regolarmente- sottolineano da palazzo
Convento- siamo assolutamente entro i limiti contratuali». Le delibere
pubblicate dall’ente precisano, in effetti, che l’ultimo trattamento economico
a favore della G.M. è stato emesso il 24 gennaio, quindi poco più di due
settimane fa, per un totale di 34.912
euro, per il servizio relativo del dicembre 2017.
Non è chiaro se in
questi inspiegabili ritardi c’entri l’imminente stato di dissesto economico
verso cui si avvia l’ente costiero, sta di fatto che il default deve essere
ancora avviato e già a pagarne le conseguenze sono le fasce più vulnerabili
della popolazione, i lavoratori con famiglie a carico. Tuttavia, dovere di
cronaca ci spinge a sottolineare che già a dicembre i cinque operatori
ecologici nicoteresi erano in stato di agitazione per i mancati pagamenti: due
mesi al verde, proprio come adesso. In quell’occasione la ditta bresciana
scaricò le colpe sul Comune reo, a suo dire, di non essere in regola con i
pagamenti, accuse fermamente respinte dall’ente, con determine alla mano. Sta
di fatto che adesso si ripete la stessa bega, una questione che vede vittime,
ancora una volta, degli operai addetti a delle mansioni dure e difficili, che
continuano a svolgere con abnegazione, nonostante i mancati salari. Nuove
indiscrezioni fanno sapere che lunedì il problema dovrebbe essere risolto. Se
così non fosse non mancheremo di raccontare le difficoltà e le ingiustizie
vissute da onesti padri di famiglia, che chiedono solo di essere pagati per il
lavoro svolto.
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