martedì 13 febbraio 2018

Ragazzina pedinata fino a casa da un ospite del Cas di Nicotera.



Nicotera. Spiata e pedinata fino a casa da un ospite del Cas (centro di accoglienza straordinario) della cittadina costiera, di recentissima apertura. Protagonista di tale allarmante episodio una ragazzina di 15 anni, che qualche sera fa si accingeva a tornare a casa dopo una passeggiata con le amiche.  La ragazzina, che chiameremo Giulia, la sera di martedì 6 febbraio era uscita per la consueta passeggiata, dopo aver fatto i compiti. Ad un certo punto Giulia saluta le amiche per tornare a casa. Abita nel centro storico del paese, in una zona segnata da viuzze secondarie. Mentre percorre la strada del rientro si accorge che un ragazzo di colore la pedina senza perderla un attimo di vista. Più lei accelera l’andatura più il suo inseguitore la tallona con insistenza. Trovandosi ad un certo punto in un tratto isolato, la ragazza viene comprensibilmente presa dal panico, inizia a correre, raggiunge casa velocemente, chiudendo il cancello dietro di sé. Ma guardando dietro di sè si accorge che il suo inseguitore non aveva mollato la presa, si era infatti nascosto dietro un pilatro, dove, cercando di nascondersi, faceva capolino sbirciando verso la ragazza. Giulia, rientrata a casa, racconta tutto ai suoi genitori, descrivendo per filo per segno il ragazzo. Il padre, turbato per l’episodio accorso alla figlia, chiama subito i Carabinieri che prontamente riescono ad individuare il giovane. Si trattava, effettivamente, di un ospite del Cas di Nicotera. Dalle indiscrezioni emerse pare che il ragazzo sia affetto di non meglio precisati disturbi psichiatrici; al padre della ragazza pedinata hanno spiegato che l’ospite soffra di depressione. Il giorno seguente la struttura ha attivato il protocollo previsto in questi casi per cui il giovane extracomunitario è stato trasferito al Dipartimento psichiatrico dell’ospedale di Cetraro. La notizia, emersa solo in queste ore, ha suscitato e continua a suscitare indignazione in un paese che di punto in bianco si è ritrovato a fare i conti con una realtà nuova, quello di una struttura di accoglienza che ospita 140 migranti. Ricordiamo che solo due giorni fa un altro migrante è stato beccato dai poliziotti della Sqadra mobile di Vibo con mezzo chilo di marijana centro un borsone da viaggio. Episodi non certo tranquillizzanti per una città già alle prese con problemi di micro e macro criminalità, in cui il pedinamento patologico ai danni di una ragazzina mancava all’appello.

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