Nicotera.
E’
iniziato il countdown per la presentazione delle liste comunali. Infatti, entro
le ore 12 di sabato, ogni candidato a sindaco dovrà recarsi al municipio e, al
cospetto della segretaria comunale, ufficializzare la lista. Gli aspiranti
primi cittadini dovranno affrettarsi per imbarcare le squadre e levare l’ancora verso
la fatidica data del 26 maggio. Secondo una consuetudine piuttosto consolidata,
i giorni prima della presentazione delle liste sono quelli in cui tutto può
cambiare, in cui possono rapidamente sciogliersi alcune alleanze e crearsene di
nuove. Infatti, si può già assistere a delle significative novità, come ad
esempio la rimonta di Pino Marasco. Solo fino a qualche settimana fa,
l’operatore sanitario prestato alla politica, era considerato quasi fuori dai
giochi a causa della defezione di alcuni candidati di un certo calibro, come
l’avvocatessa Maria Rosaria Corigliano che, nelle comunali dell’ottobre scorso,
aveva portato alla causa del politico forzista oltre 400 voti. Quando le
possibilità di ricandidarsi a sindaco si assottigliavano sempre di più, si
apprende che Marasco è riuscito, immerso in uno strategico silenzio, a
ricostruire la sua lista, con tanto di elementi femminili (in tempi di elezioni
notoriamente ricercati come tartufi pregiati). “L’eroe dei due mondi” (come
simpaticamente chiamato dai suoi sostenitori a causa delle sue alterne vicende
politiche tra Nicotera e Limbadi) ridipingeva, dunque, in totale discrezione la
sua armatura che ora appare più scintillante di prima. Ma mentre Marasco risale
la china, qualcun altro batte ritirata, ed è il caso di Antonio Montuoro,
presidente dell’Accademia della Dieta Mediterranea. La notorietà derivatagli
dall’Accademia, per la quale sono stati spesso organizzati una marea di
incontri, convegni, eventi e molto altro, non solo a Nicotera e anche fuori paese,
nonché la sovraesposizione mediatica unita a delle continue dichiarazione di
intenti sul desiderio di veder rinascere la cittadina medmea, non gli sono
servite ad attrarre un numero considerevole di candidati, tali da poter
confezionare una lista tutta sua e iniziare la scalata di palazzo Convento. La
lista del Movimento 14 luglio è invece in fase di trattativa perenne: chiuso il
capitolo prima con il Pd cittadino, e poi con Di Bella (che hanno abbandonato
il gruppo per i soliti problemi di incomunicabilità con i militanti
dell’associazione ecologista), se n’era aperto un altro con i ragazzi reduci di
“Cambiavento”, a cui faceva capo l’avvocato Rino Isaia. Ma le cose pare stiano
scricchiolando di brutto anche con questi volenterosi giovani. Ora al Movimento
toccherà cercare nuovi soggetti con cui trovare la fatidica intesa, e chiudere
il cerchio il più presto possibile.
martedì 30 aprile 2019
COMUNALI 2019. Intervista ad Anna Maria Giofrè.
In
questi giorni un post su Facebook ha ingenerato il dubbio in alcuni che lei sia
candidata per le Comunali con la Lega. Smentisce o conferma?
Per alcuni aspetti è
stato anche divertente ingenerare un po' di scompiglio. Tuttavia più che un
dubbio è stato un forte abbaglio anche perché una delle due foto postate era
della mia campagna elettorale del 2012 e che poi lo slogan fosse simile a
quello attuale della Lega è un altro discorso. Ovviamente devo smentire la mia
candidatura con la Lega, ma è noto a tutti che non parteciperò con alcuno all’imminente
tornata elettorale.
Perché
questa tornata elettorale non la vede protagonista, avendo lei da sempre
portato avanti delle importanti battaglie per il territorio, in primis sulla
sicurezza?
Non partecipare è stata
una scelta difficile ma esternata da tempo per non ingenerare dubbi. Ho fatto
scelte professionali che mi vedranno impegnata proprio nei prossimi mesi e
soprattutto durante il periodo della campagna elettorale. Per me la politica è impegno
verso il territorio non un’attività lavorativa. Il fatto di non essere sul
campo non vuol dire, a differenza di altri più noti candidati, che io non
continui a seguire e soprattutto ad impegnarmi su quei temi a me cari quali
appunto la sicurezza e aggiungo la raccolta differenziata. Dopo tutto l’ho
sempre fatto anche e soprattutto dopo le dimissioni sebbene a molti sfugga. Inoltre
come sa sono Presidente dell’associazione culturale Proposte la cui
pubblicazione del giornale occupa tempo ed energie, con essa ho posto le basi per alcune importanti iniziative culturali che avrò
modo di presentare nei prossimi mesi.
Che idea si è fatta delle forze che stanno scendere in campo? Dalla lega di
Macrì al Civismo del Movimento 14 luglio all’irriducibile Pino Marasco?
Al momento vedo sia
scelte identitarie che altre di comodo. Condivido la scelta di Macrì di
riportare un partito o il suo programma in campagna elettorale per la città di
Nicotera a differenza della scelta fatta finora da altri, Marasco compreso. Il Movimento
14 luglio è sempre stato riluttante verso la politica e all’interno alcuni soggetti,
da quello che leggo dai quotidiani, che non hanno mai nascosto di non recarsi
alle urne o di non voler avere a che far con i partiti dovrebbero essere candidati
e votati e tenuti ad interfacciarsi poi con i partiti in Provincia o Regione.
Poi ci sono coloro che vediamo passare da un gruppo ad un altro e bisognerà
capire se e con chi scenderanno in campo.
Ha possibilità, questa città, il cui consiglio comunale è stato tre volte
sciolto per mafia, di instaurare un senso di legalità comune e condiviso contro
ogni forma di malaffare?
Sullo scioglimento
purtroppo dipende da scelte della Prefettura ed il discorso è articolato ma la
decisione del singolo di candidarsi o meno a seconda delle problematiche che sa
di portarsi dietro potrebbe già essere un passo in avanti nell’evitarlo.
Legalità e malaffare credo si palesano durante la gestione della cosa pubblica
ed ovviamente voglio credere che i nicoteresi, conoscitori dei candidati, abbiano
voglia di cambiare.
In questo senso come si dovrebbero orientare gli sforzi della prossima
amministrazione comunale?
Credo che la legalità
per chiederla al cittadino bisogna che venga dimostrata dagli amministratori.
Abbiamo assistito molto spesso a prese di posizioni personalistiche da parte
degli amministratori e questo non crea certo un clima sereno. Poi ci sono
molteplici aspetti di interazione tra cittadino e macchina amministrativa e
viceversa che andrebbero presi in considerazione.
Di cosa ha bisogno Nicotera per ripartire?
Nicotera ha bisogno che
prenda consapevolezza di sé, delle risorse che già possiede e dalle quali deve
ripartire e che il mare non è un’esclusiva. Ha bisogno di un’amministrazione
che abbia il coraggio di fare scelte determinate, lungimiranti e non di comodo
solo per pochi e d’altro canto noi cittadini dobbiamo prendere coscienza che se
le cose non migliorano la responsabilità è anche nostra.
Tre candidati a sindaco e 33 aspiranti consiglieri comunali per palazzo Convento.
Nicotera.
Sono
dunque tre le liste che correranno per conquistare l’arduo traguardo di palazzo
Convento. Esse sono: “MoviVento”, candidato a sindaco Antonio D’Agostino; “Rinascita
nicoterese”, guidata da Giuseppe Marasco; “Nicotera rialza la testa”, sindaco
Antonio Macrì.
Ieri mattina, l’ultima
coalizione a presentarsi al Comune è stata quella di Marasco, operatore
sanitario da sempre impegnato in politica. Il leader di “Rinascita nicoterese”
appare sfinito: gli ultimi giorni sono stati faticosi per via degli attenti
lavori di rifinitura della lista. Ma si definisce “soddisfatto” del risultato
raggiunto: «Sono contento- dice- di poter proporre ai cittadini una lista che ritengo
all’altezza del compito che l’attende. Sono altresì felice di poter competere
con degli sfidanti, perchè il confronto e il dibattito è alla base della
democrazia, e anche perché così la città di Nicotera può scollarsi di dosso
l’etichetta della “San Luca del vibonese”, dove nessuno osava candidarsi».
Marasco, pur avendo dovuto far fronte alla defezione di una candidata di una
certa caratura, cioè l’avvocatessa Maria Rosaria Corigliano, ha ricompattato il
suo gruppo; anzi, l’ha reso più numeroso: ai nove elementi della tornata
elettorale dello scorso ottobre se ne sono aggiunti altri tre, tutte donne, a
totale vantaggio di quelle quote rose previste per le legge nelle giunte
comunali. Una lista, la sua, fatta prevalentemente di giovanissimi. Volti nuovi
che si affacciano per la prima volta nell’agone politico e in una esperienza
amministrativa. Il leader del gruppo ha puntato su persone pulite e prive di
opacità. Un’operazione lunga e certosina, che si rendeva necessaria, agli occhi
di Marasco, «proprio perché la città non deve incorrere in un nuovo
scioglimento: attenersi rigorosamente, dunque, alle attuali normative vigenti
sugli scioglimenti dei consigli comunali è ineludibile».
Anche Macrì ha chiuso
con soddisfazione il cerchio. Presenta dei neofiti della politica, ma con
l’aggiunta di un pezzo da novanta che ha deciso di scendere a fianco del
giovane leghista: e cioè il responsabile provinciale della Lega, Antonio
Piserà. Il giovane leghista tiene a precisare, con una punta di orgoglio, che
la sua è «la prima ed unica lista in Calabria con il simbolo ufficiale della
Lega». Sembra, inoltre, come lasciare trapelare, che il Ministro Salvini
dovrebbe essere presente a Nicotera per la chiusura della campagna elettorale.
Pezzo forte di “Nicotera rialza la testa”, come anticipato anzitempo dal
Quotidiano, l’architetto Domenica Corigliano, la più anziana del gruppo ma
sicuramente quella con maggiori competenze in ambito tecnico.
Antonio D’Agostino,
leader della lista “MoviVento”, ha chiuso il cerchio giovedì scorso, depositando
la lista presso la segreteria del Comune con uno stuolo di 82 firmatari. Nella
sua coalizione convengono sia giovani che meno giovani. Quasi tutti sono degli
attivisti del Movimento 14 luglio. I tasselli mancanti sono stati aggiunti dal
leader del gruppo “Cambiavento”, l’avvocato Rino Isaia, che ha portato alla
causa della coalizione nata a Nicotera Marina tre candidati. “MoviVento”, per
quanto dichiarato dai più fedeli supporter, non ha colore politico, benchè il
Movimento (socio di maggioranza della lista) sia sempre stato piena espressione
di ideologie di sinistra, come denotano le vicende dei suoi storici militanti.
Rino Isaia ha, invece, una solida tradizione familiare di destra, anche se lo
stesso ha dichiarato di sentirsi politicamente indipendente in quanto non si
ritrova «in alcuna forza politica».
Addio a Natale Pagano, il creatore del Museo di Arte Sacra
Nicotera.
E’
deceduto nella mattinata di ieri il direttore e creatore del Museo Diocesano,
il professore Natale Pagano. Una perdita immensa per la città di Nicotera che vede andar via un grande
pilastro della cultura cittadina. Il direttore Pagano lascia la moglie, Antida
Ferraro e due figli, Diego e Raffaella.
Da lui Nicotera riceve
in eredità il Museo Diocesano, da egli stesso creato grazie a un certosino lavoro
di reperimento di cimeli di grande valore storico e culturale quasi dimenticati
in ogni anfratto del territorio. Suo è stato il lungo lavoro di catalogazione
che ne è seguito. Suo il merito di aver portato alla luce ciò che era destinato
a restare sommerso, creando un grande avanposto culturale per la città di
Nicotera. Un lavoro cominciato nei primi anni Settanta e divenuto realtà nella
primavera del 1975.
Natale Pagano era un
uomo di grande cultura. Fervido studioso di storia, ha al suo attivo numerose
pubblicazioni sulla vicende della città, che egli ha delineato grazie alle sue
assidue ricerche d’archivio.
Conosciuto e molto
stimato negli ambienti culturali ed ecclesiastici, il direttore del Museo
d’Arte Sacra, è stato relatore di numerosi convegni e conferenze sulle
tematiche storiche e sull’esigenza di rilanciare la cittadina nicoterese
attraverso il volano della cultura, di cui egli certamente a Nicotera è stato
uno dei pionieri.
Movivento deposita la lista in municipio.
Nicotera.
Domani
entro le 12 le liste dovranno essere presentate presso l’ufficio elettorale. Da
quel momento in poi si apre la corsa verso palazzo Convento. Nelle mille
incertezze e nell’inevitabile toto nomi che si susseguono in queste ore convulse,
una sola delle quattro probabili liste ha reso noto di aver chiuso il cerchio.
Si tratta del gruppo “Movi@vento”, un ibrido politico nato dalla fusione tra il
Movimento 14 luglio e il gruppo “Cambiavento” a cui fa capo l’avvocato Rino
Isaia.
Ieri mattina, gli aspiranti
amministratori hanno depositato la lista (12 candidati e due riserve in
panchina) presso l’ufficio elettorale del Municipio. Per la presentazione della
stessa hanno firmato ben 82 persone. Il gruppo, che vede candidato a sindaco
l’ingegnere Antonio D’Agostino, nicoterese di nascita ma vibonese di adozione,
è composta da soggetti rappresentativi, per lo più, di Nicotera superiore e
Nicotera Marina. Tra questi, quattro sono donne, in ossequio alla vigente
normativa sulle quote rosa, e cioè la legge numero 56 del 7 aprile
2014, targata Graziano Del Rio, quella, per intenderci, che contempla la parità
di genere all’interno delle giunte comunali (40% di donne in giunta): il
principio cardine è la realizzazione della rappresentanza paritaria. Le signore
di Movi@Vento sono: Maria Adele Buccafusca; Anna Rascaglia; Carmela Campisi e Filomena
Mollese. Le candidate in questione, pur avendo di gran lunga superato gli anta,
hanno mantenuto intatta la verve giovanile e la passione politica. Alcune di
loro hanno militato nel Partito Comunista: sul finire degli anni Sessanta e
agli albori dei Settanta le si poteva vedere sempre in cresta ai cortei
sventolanti bandiere rosse con falce e martello. Gli altri candidati, come
precisato, provengono dal Movimento 14 luglio e dal gruppo Cambiavento. Per
quanto riguarda quest’ultimo, ha donato alla neocoalizione in
corsa verso palazzo Convento tre militanti: il leader, l’avvocato Rino Isaia;
Domenico Mazzitelli, professione barman; Francesco Ionadi, dentista. I candidati
provenienti dal Movimento 14 luglio sono: Diego Corigliano, impiegato; Peppe
Bellocco, pensionato; Francesco Saladino, pescatore; Gaetano Floccari,
impiegato; Salvatore Pagano, commerciante.
Il Movimento 14 luglio
è dunque riuscito a raggiungere un accordo con un altro sodalizio
socio-politico, dopo il nulla di fatto con le due esperienze precedenti, e
cioè, il Pd cittadino che vede a capo Manuel Reggio, e l’associazione Nicotera
Nostra. Tuttavia, anche le trattative con il gruppo Cambiavento sono state sofferte
e non prive di attriti. Alla fine, però, i due sodalizi hanno trovato un
accordo, siglato nel nome della lista che li racchiude entrambi. Chiusa,
dunque, la scrupolosa parentesi della scelta dei candidati (ognuno di essi è
stato passato al luminol alla ricerca di macchie sospette o parentele
pericolose), bisognerà preparare il programma. O meglio, il catalogo delle
intenzioni e la dichiarazioni di intenti per un paese che sta attraversando
forse una delle fasi più critiche della sua storia; che viene fuori da tre
scioglimenti per mafia; che ha bisogno di ripartire e ricominciare da capo tra
mille problemi correlati ad ambiente, sicurezza, sanità, e altro ancora. Il
nuovo sindaco, insomma, avrà un bel da fare per far ripartire Nicotera, ma,
chiunque esso sia, se ha deciso di candidarsi, coraggio ne ha da vendere.
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