lunedì 8 aprile 2019

Nicotera. Due ditte affidatarie di lavori comunali colpite da interdittiva antimafia


Nicotera. Scure della prefettura sull'ufficio tecnico del comune costiero. Infatti è arrivata l'interdittiva antimafia per la “Società cooperativa Pirelli Costruzioni” di Nicotera. L’elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa, aggiornato il 29 marzo del 2019, non contempla più la sua presenza.
L'intervento prefettizio, abbattutosi sulla ditta edile della frazione Marina, ha così interrotto i legami tra l’ente e la Pirelli. La sua collaborazione con il Comune è storica. Era proprio essa, infatti, ad effettuare vari interventi su tutto il territorio nicoterese, per conto dell’ente, essendo anche una delle poche rimaste nella white list della Prefettura. Tra i vari lavori affidati a quest’ultima dall’Utc, la sistemazione del campo di calcetto a Badia, la consueta manutenzione delle elettropompe delle stazioni di sollevamento e le numerose opere di somma urgenza che il Comune ha fronteggiato e in cui si è proceduto  all’affidamento diretto alla ditta in questione. Ma la Pirelli non è la sola che è stata espulsa dalla white list e che ha spesso collaborato con l’ente costiero.
Infatti, a finire nella lista nera del Prefetto è anche l’Elcab “Impiantistica e manutenzione generale”. La ditta, pur avendo la sede legale a Limbadi, ha spessissimo svolto lavori per il comune nicoterese, sia nel campo della manutenzione degli impianti elettrici che per vari interventi di ordinaria amministrazione, come ad esempio la potatura degli alberi o la cura del verde pubblico, con costi ragguardevoli, fino a 48 euro l’ora per la potatura degli alberi pubblici.
Si allunga, dunque, l’elenco delle ditte interdette ai lavori pubblici con cui l’ente costiero ha avuto rapporti di lavoro. Ciò rivela un pessimo stato di salute, in termini di legalità, delle imprese che spesso roteano intorno ai comuni. Da un lato urge un maggior monitoraggio da parte degli organi competenti, dall’altro è necessario che le imprese siano tutelate affinchè non finiscano sotto le grinfie e le minacce delle cosche, sempre fameliche di appalti e lavori pubblici.

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