Nicotera.
A
poco più di un mese dalle elezioni comunali, la vita politica nicoterese naviga
a vista in un mare di incertezze. Al momento, l’unico candidato a sindaco è
Pino Marasco, sconfitto dal quorum lo scorso ottobre, essendo privo di
competitor. L’infermiere forzista ci riproverà certamente, sperando
segretamente di poter avere, questa volta, un vero e proprio avversario, perché
scalare le vette del quorum è un’impresa che non si sente più di affrontare.
Marasco potrebbe, dunque, optare di non presentarsi agli elettori. In tal caso
la palla passerebbe di nuovo alla Prefettura che dovrà nominare un nuovo
commissario in attesa che Nicotera possa trovare finalmente la via della
democrazia. Il rischio, al momento, appare assai concreto, in quanto tutto è in
forse. Il Cantiere civico si è fortemente indebolito in seguito all’uscita di
scena degli esponenti del Pd cittadino, in primis l’ex sindaco Salvatore
Reggio. Qualcosa non ha funzionato tra i vari contraenti, e le cose sono
implose più o meno all’improvviso senza che ve ne fosse particolare sentore, a
parte le discussioni sulla questione della Dieta Mediterranea, considerata dal
Movimento 14 luglio argomento non prioritario da inserire in un eventuale
programma elettorale. Questo è ciò che è stato fatto trapelare. In realtà, pare
che le motivazioni alla base della rottura fossero altre, e cioè la pretesa da
parte dei soci di maggioranza del cantiere che a candidarsi non vi fossero
persone facenti parte di amministrazioni sciolte per mafia. Una posizione
contraddittoria e non in linea con la chiamata di don Francesco Vardè, che
aveva invitato tutte le parti sociali e politiche al dialogo, senza pregiudizi
di sorta.
E d’altronde, perché gli
aspiranti amministratori si sono seduti con un probabile candidato la cui
giunta aveva subito uno scioglimento per mafia se poi lo stesso è stato colpito
dalla loro interdizione postuma? Domande che probabilmente resteranno senza
risposta, se non con la consueta affermazione che alla chiamata di don
Francesco bisognava ubbidire, “sic et sempliciter”. Al momento il Cantiere
civico, privato del sostegno del Pd, cerca di trovare una quadra non senza difficoltà.
Al suo interno ora è rimasto il Movimento 14 luglio e alcuni esponenti
dell’associazione culturale Nicotera Nostra. Un gruppo sempre più risicato,
perché in tanti continuano a dare forfait. Un gruppo che però cerca di
resistere e di capitalizzare al massimo le sue forze. Tuttavia al momento, non
sono ancora stati fatti i nomi dei candidati. La novità di queste ultime
settimane è l’annuncio, da parte di Antonio Macrì, coordinatore cittadino della
Lega, di stare lavorando ad una sua lista da proporre agli elettori. Come
rivelato dal giovane politico leghista, il suo gruppo, fatto di volti giovani e
da sempre lontani dai giochi di palazzo, è in febbrile attività per creare una
coalizione vincente da anteporre a Pino Marasco. «Se non vinceremo le elezioni
faremo una grande e ferma opposizione», giura Macrì. Al momento l’unico con
qualcosa di concreto in mano.
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