Nicotera.
Si è svolta ieri, a partire dalle ore 12, nella sala consiliare del Comune, la
presentazione della lista MoviVento capeggiata dall’ingegnere Antonio D’Agostino.
Affiancato dalla sua squadra quasi al completo, l’aspirante sindaco, ha
esordito con l’esposizione del programma. 32 pagine piene di propositi che la
coalizione intende perseguire qualora le urne la incoronassero vincitrice.
D’Agostino ha tenuto a precisare che la scelta di correre alla conquista di
palazzo Convento deriva da un lungo percorso di impegno sociale e difesa dei
beni comuni. Ha rivendicato, insomma, l’arduo “tirocinio” che il Movimento ha
alle spalle, argomentando che così dovrebbe essere per chiunque scelga di
proporsi all’elettorato. «Noi non siamo nati oggi in occasione delle elezioni
comunali- ha precisato- ma abbiamo tre anni di lavoro alle spalle, come
AbraCalabria e Cambiavento (gli altri
soci della coalizione, nda). Riteniamo- ha aggiunto- che debba essere
questo il metodo quando ci si propone alla guida del Comune: dire quale è stato
il percorso politico e l’impegno sociale. Noi l’abbiamo fatto conquistando dei
tavoli importanti a beneficio della comunità».
Il Movimento è dunque approdato nella politica attraverso «il colloquio
costante, la promozione e l’allargamento a nuovi partecipanti» nel gruppo che
si andava lentamente formando. «Abbiamo trasfuso i nostri obiettivi nel
programma», ma, ha tenuto a precisare il leader del sodalizio ecologista, di
proiettarsi verso il futuro senza farsi «troppe illusioni, individuando
percorsi fattibili in modo che non ci si limiti a garantire i servizi
essenziali e risolvere i problemi ambientali, ma anche indicando delle direttrici che
guardino alla possibile crescita civile ed economica del territorio». Un
programma, quello di MoviVento, diviso in tre parti: «una premessa che delinea
l’orizzonte strategico della lista», con un occhio ai grandi avvenimenti
planetari, passando per il globalismo: «abbiamo intitolato un paragrafo “dal
pensiero globale all’azione locale”: non c’è azione o strategia per quanto a
livello mondiale che poi non si ripercuota a livello locale». Ma il cuore del
programma è il tema “della delega e della partecipazione”. L’obiettivo è quello
di trasformare Nicotera «da paese delle emergenze al paese della crescita
politica ed economica». Altre questioni affrontate nelle 32 pagine del
programma sono anch’esse di stringente attualità: «lo stato attuale del comune,
la macchina burocratica, il dissesto finanziario, il piano territoriale con le
ultime novità dalla Regione, e il problema delle frazioni», che, annuncia
l’aspirante sindaco, «noi chiameremo “i nostri paesi”, in quanto frazioni è un
termine divisivo». E poi ancora: i servizi. L’acqua, i rifiuti, la rete
fognante, i servizi sociali e lo sport. Il modus operandi rimarrà comunque
improntato alla pragmaticità: «ci atterremo al possibile, mai andando oltre,
perché i sogni restano sogni ed è da evitare la pubblicità ingannevole nei
riguardi degli elettori». Per quanto riguarda i candidati, D’Agostino ha puntualizzato
che essi sono rappresentativi delle varie categorie professionali:
dall’artigiano al professionista. «Il rammarico- ha aggiunto- è non avere nella
lista dei candidati di Comerconi e Badia, pur non avendo nulla da rimproverarci».
In chiusura: il questionario. Iniziativa proposta dal Movimento 14 luglio per
conoscere a fondo le necessità dei cittadini, in modo da tradurre in prassi le
loro indicazioni.
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