venerdì 25 ottobre 2013

Cimitero: al via la riqualificazione e l'ampliamento.





Nicotera. Al via il secondo ampliamento del cimitero comunale. A comunicarlo è il neo assessore ai lavori pubblici, Federico Polito. Il giovane assessore pdellino annuncia con grande soddisfazione l’iniziativa, da egli fortemente voluta: la sua proposta è stata votata all’unanimità da tutti i componenti della giunta, ed è già stato dato atto d’indirizzo all’ufficio tecnico. Polito sottolinea che all’inizio della sua attività di amministratore ha dato atto di indirizzo all’ufficio tecnico per la messa in opera della raccolta differenziata, progetto iniziato e portato a termine. Allo stesso modo garantisce l’operatività dell’iniziativa sul cimitero comunale nella sua nuova veste da assessore ai lavori pubblici.
 Polito illustra alla stampa, con dovizia di particolari, il progetto preliminare. Ma, prima d’ogni cosa, egli intende chiarire che l’iniziativa sopperirà alla mancanza di occupazione, infatti l’attuazione del progetto implica l’impiego dell’edilizia nicoterese, incentivando così l’attività delle ditte costruttrici. Lo studio proposto da Federico Polito, si può definire un organigramma a 360 gradi; infatti, l’assessore si è interessato non solo alla parte squisitamente tecnica del progetto, ma si sta occupando anche di altri aspetti che riguardano le politiche cimiteriali, ad esempio: la rielaborazione del regolamento cimiteriale, la questione delle tasse di concessione dei lotti e un censimento globale e anagrafico del cimitero.
Il progetto La fase preliminare del progetto prevede il computo metrico dettagliato, da parte dell’ufficio tecnico, del terreno che sarà adibito ad accogliere l’ampliamento cimiteriale; verranno espropriati 2278 metri quadri di terreno. Il progetto nel suo insieme ha un costo di 200 mila euro. Solo la fase espropriativa ha un costo di circa 28 mila euro. Nelle spese sono poi incluse il frazionamento del terreno in lotti, le spese tecniche, la realizzazione dei muri di recinzione, la realizzazione di canali di scolo per le acque bianche, illuminazione e pavimentazione, anche di aree del cimitero, costruite anni addietro, per le quali non è mai stato costruito un selciato decente. Nel progetto vi è incluso anche il rifacimento del tetto della cappella centrale, che ospita i defunti prima che vengano tumulati. Sembra infatti che la copertura sia fatiscente, e, causa delle crepe, in caso di pioggia, l’acqua gocciola abbondantemente all’interno della struttura. Nel progetto è inoltre previsto il rifacimento dei bagni e l’interramento dei fili elettrici.
Sarà dunque messo in opera quello che i può definire restyling cimiteriale, per conferire dignità e decoro al luogo della memoria e dei cari estinti.
In tutto saranno realizzate 125 cappelle di tipologia A, B e C.
La tipologia A comprende 28 cappelle, con loculi esterni (10 posti, più gli ossari), la tipologia B, 64 cappelle (5 posti, più ossari), la tipologia C 33 cappelle (10 posti, più ossari). Il progetto prevede inoltre la costruzione del cosiddetto “colombaio”, che ospiterà 79 loculi.
Le tasse di concessione Una volta che l’ufficio tecnico premerà il tasto start del progetto, il Comune procederà, attraverso una manifestazione di interesse, ad informarne i cittadini, i quali, per poter acquistare la concessione di un lotto, devono presentare una semplice domanda all’ufficio tecnico del Comune. Conditio sine qua non, non possederne già uno. Se entro sei mesi dall’acquisto, il privato non inizierà i lavori di costruzione della struttura prescelta, il lotto ritornerà nella mani del Comune, che potrà così rimetterlo in vendita. La concessione dura 99 anni, ma come prevede il Piano regolatore cimiteriale, ogni 15/20 anni i possessori del terreno sono chiamati ad rinnovare il pagamento della tassa di concessione, che servirà a garantire il mantenimento e la pulizia dell’area cimiteriale.
Censimento e anagrafe cimiteriale Per la prima volta, nella storia del cimitero di Nicotera, il Comune effettuerà un censimento delle tombe, con conseguente anagrafe. L’operazione servirà per mettere ordine tra le molte tombe e cappelle che non è chiaro a chi appartengano. Ad esempio, tra il cimitero vecchio e quello nuovo esiste una cappella piuttosto grande, ma assai obsoleta e completamente fatiscente. L’edificio rappresenta un rischio strutturale, oltre che igienico sanitario, notevole. Infatti, date le pessime condizioni in cui versa, potrebbe verificarsi un cedimento della copertura. Il Comune attualmente sta cercando di risalire al proprietario dell’edificio, per poterne concertare con esso le modalità di intervento.
Il censimento e l’anagrafe cimiteriale si prospetta comunque un lavoro certosino, ma è un passo fondamentale per ristabilire un po’ di ordine nel caos di vecchi loculi e tombe, ormai abbandonati.
Gestione e smaltimento dei rifiuti cimiteriali Altro aspetto che sta a cuore all’assessore Federico Polito, è la questione dello smaltimento e della gestione dei rifiuti cimiteriali. Tale punto sarà contemplato nel nuovo regolamento cimiteriale, che si allinea alle regole basilari di Polizia mortuaria. La questione è assai delicata, e, a sollevarla, per la prima volta in assoluto, da parte  di un amministratore, è proprio il neo assessore ai lavori pubblici Polito. Per rifiuti cimiteriali si intende, nella fattispecie, le bare, sia di legno che di zinco, prive della salma, una volta che si è proceduto con l’estumulazione del “de cuius”. Esistono delle leggi ben precise che regolamento lo smaltimento di tali rifiuti. Tale regolamento è codificato dal DPR n. 285/1990, dal DPR n.254/2003, dal DPR 152/2006. Insomma un insieme di leggi studiate per garantire la tutela igienico sanitaria dell’area cimiteriale e alle quali il neo assessore intende ispirarsi per l’estensione di questa parte del regolamento. Secondo queste direttive le bare, nella parte lignea, vanno sezionate in un apposita area all’interno del cimitero stesso, adibita a tale funzione. Alla sezione consegue l’imbustamento in appositi imballaggi, che devono essere comunque distinguibili, da altre buste contenenti rifiuti solidi urbani, anzi devono recare la scritta “rifiuti urbani da esumazione ed estumulazione”. Quindi si trasportano in appositi impianti (inceneritori o discariche), dove saranno definitivamente smaltiti. Per ciò che invece concerne le parti metalliche, zinco e piombo, la legge prevede che si possano recuperare le parti metalliche, laddove possibile, per un loro eventuale riciclo. Se il recupero diventa pericoloso o di difficile attuazione, esso può essere evitato, pur conferendo in maniera separata lo zinco e il piombo da altri resti metallici.




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