lunedì 28 ottobre 2013

Tripaldi fonda "Area Moderata", movimento pronto ad accogliere i delusi del centro destra.

Nicotera. Il movimento politico-culturale, di ispirazione cattolico-cristiana, nata lo scorso agosto, e fondata dall’esponente moderato nicoterese Carmelo Tripadi, comincia ad acquisire connotati e fisionomia sempre più chiari. Innanzitutto, ha un nome: si chiama “Area Moderata”, e conta quasi una ottantina di elementi. Ciò che si prefigge il movimento è un obiettivo assai ambizioso, ovvero quello di riattivare il dialogo e il confronto politico in città: elementi cardini, questi, di una società democratica, ma ormai da troppo tempo mortificati da dinamiche ispirate alla logica dell’egotismo smodato, con spregio degli interessi di una comunità che attende risposte concrete.
Lo scorso agosto, all’indomani della fondazione del movimento, così Tripaldi argomentava il senso della sua iniziativa: «Questo movimento nasce per contribuire alla crescita sociale, politica e culturale della città. Si prefigge di intercettare le migliori e sane forze dell’area moderata. E’ un laboratorio di idee, la sede ideale in cui far nascere e vivere nuovi progetti, nuovi programmi che diano lo start alla vita politica nicoterese, la quale da molto tempo necessita di un’azione di svecchiamento».
Oggi, i propositi sono fatti. «Area moderata- spiega Tripaldi- è un movimento culturale di ispirazione del grande centro moderato europeo ( P.P.E.), di ispirazione cristiana. Noi, fondatori di questo progetto politico, siamo sostenitori di quanto ha recentemente dichiarato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ovvero che i tempi sono maturi per la riforma della seconda parte della Costituzione, in quanto tale riforma si può definire la madre di tutte le riforme. Essa permetterà lo snellimento totale della macchina statale. L’Italia è in ritardo su tutte le riforme , e ciò ha cagionato un distacco netto tra la politica e le vere esigenze della gente. Manca, a livello nazionale, un vero  e proprio confronto tra gli schieramenti che produca benefici per il Paese».
“Area Moderata”, dunque, scende in campo, scalda i motori e si prepara ad espugnare la città, ma la belligeranza lascia il posto a una richiesta di confronto e a una critica produttiva, che inviti tutti gli attori politici nicoteresi a una riflessione attenta e serena, un invito a scandagliare le motivazioni di un immobilismo del dialogo e della dialettica politica.
«La mancanza di dialogo- prosegue l’esponente politico-  che è ravvisabile a livello nazionale, sembra percuotersi anche nella nostra città. Nicotera sembra aver dimenticato il confronto, il dialogo, lo scontro aspro ma costruttivo della politica; quel dialogo e quello scontro pulito che dovrebbero avere, come unico fine, il bene della collettività, trasmigra nell’egoismo, nell’individualismo sfrenato, nella competizione esasperata, nelle cattiverie politiche, producendo una “anonima” malattia, che produce divisioni insuperabili».
La pungente e disincantata disamina di Tripadi, prosegue con un proponimento, a nome del suo movimento: «l’esperienza amministrativa attuale va guardata con senso critico, criticata laddove politicamente sbaglia; ci prefiggiamo di non accettare errori che possono produrre ancora divisioni in città. Non abbiamo accettato- chiarisce Tripaldi- non accettiamo e non accetteremo tutto ciò che tende alla divisione politica di un progetto di rilancio politico, amministrativo e culturale».
A questo punto dell’intervista abbiamo chiesto all’esponente politico nicoterese, di precisare meglio quali siano gli “errori”, cui egli allude. «In primis- spiega Tripaldi- andava fatto uno sforzo importante per promuovere un dialogo costruttivo, pur nelle differenze politiche, che è la base democratica del consiglio comunale nella sua interezza. Un pensiero particolare va alla consigliera Pina Lapa, alla quale esprimo grande vicinanza, sperando che lei possa fare la scelta politica vicina ai nostri ideali cattolico-liberali».
In merito alla struttura politica della compagine amministrativa, così si esprime Tripaldi: «Siamo convinti e consapevoli che tanti di loro (esponenti del consiglio comunale) non provengono da scuole di partito, come la disciplina impone. Sarebbe auspicabile che ognuno di essi facesse delle scelte politiche ben chiare, sia di schieramento che di società civile. Ritengo che alla base del successo e della riuscita della nostra comunità debba esserci un leale e sincero confronto». A queste parole Tripaldi aggiunge un auspicio: «Ci auguriamo che venga superata quella tradizione “anonimamente” aberrante che è degna di popoli incivili e retrivi, di una subcultura che non può appartenere a una società  moderna e civile e che la politica con la P maiuscola occupi il posto che meriti».
Alla domanda su come la politica dovrebbe fronteggiare le varie problematiche che attanagliano la città, la risposta di Tripaldi è lapidaria: «potremmo disquisire per ore sulle criticità di Nicotera e sulle modalità di intervento, ma se non ci si emancipa da questo oscuro livello di chiusura  e arretratezza politica, ogni discussione sarebbe infruttuosa».
Per il leader di Area Moderata ogni riforma seria ed efficace della società parte da un dialogo aperto delle parti politiche tra di esse e con la comunità.
Chissà se i tempi sono maturi per far germogliare il vero senso della parola democrazia.





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