Nicotera. Carmelo
Tripaldi, protagonista della destra nicoterese, nell’articolo di cui sopra,
presenta la nascita, già annunciata quest’estate, del soggetto politico Area
Moderata. Tale movimento ha dichiaratamente il Partito popolare europeo come
area di riferimento. Insistenti rumors, comunque, lo vorrebbero quale creatura di berlusconiana
ascendenza, una sorta di contenitore in grado di riaccendere gli animi per una
rinascita forzista, ossia di quella che
fu la corazzata elettorale denominata Forza Italia. Ma non è questo che
importa, almeno nelle “male bolge” della politica provinciale. La cosa più
interessante, infatti, è la vicinanza comunicata dal nostro all’ex assessore
Pina Lapa, dimissionaria a causa di una seria querelle con il primo cittadino
Francesco Pagano. Pur premettendo Tripaldi una ferma condanna all’avvelenamento
del clima politico, col criptico riferimento all’”anonima malattia”, è da
rimarcare che tale atto di vicinanza sembra una presa distanza dal sindaco,
potenzialmente in grado, se non di disarcionarlo, comunque di spostare di molto
la traiettoria della sua galoppata iniziata in modo trionfale nell’ottobre
dello scorso anno. In sostanza, pur non operando una rottura autentica col
sindaco, il nuovo soggetto che invita all’adesione l’ex assessore, si ritaglia
uno spazio dialettico assai consistente. Potenzialmente molto più efficace
delle recenti sortite dell’opposizione. Invero, già si era percepito nel comunicato della Lapa
durante l’ultimo consiglio comunale che qualcosa si stava muovendo. Aveva,
infatti, finemente evitato una rottura che pure era nell’aria, smarcandosi nel
contempo dalla scomodità del ruolo di oppositore e mantenendo la possibilità di
valutare i provvedimenti nel merito. E adesso anche la cornice politica della
sua iniziativa, la quale rivela che non si trattava di un’estemporaneità. A ciò
si aggiunga che se veramente dovesse trattarsi di un progetto forzista, quello
di Tripaldi, inevitabilmente bisognerebbe capire che cosa rimarrebbe del
defunto pdl in seno al consiglio. Magari chi riteneva di essere a casa sua si
potrebbe ritrovare a dover pagare l’affitto, o addirittura sfrattato, sorte
beffarda. Intanto, con un documento inviato al Prefetto le opposizioni
minacciano di dimettersi. Tempi di burrasca per Pagano.
Enza
Dell’Acqua
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